Rivive il mondo delle disco anni Novanta e il Baccarà di Lugo celebra i suoi 50 anni

Il mondo cambia, ma c’è anche tanta voglia del passato. E così sono i locali da ballo ad andare in scena, dalla riviera fino alla più sobria Lugo. La voglia di rivivere quelle notti o la curiosità di scoprirle hanno fatto sì che a fare il sold out martedì sera all’Arena delle Cappuccine di Bagnacavallo non sia stata una famosa pellicola pluripremiata con un cast d’eccezione, ma un docufilm sugli anni ’90 della discoteca più trasgressiva e famosa di sempre.
E così la proiezione di “Cocoricò Tapes”, a cui hanno partecipato anche il regista e parte dello staff, ha radunato trecento persone, creando un bel po' di fila all’entrata. Proprio come accadeva ogni sabato notte fuori dalla piramide di Riccione.
Molti veterani dello storico locale accorsi da fuori provincia, lo zoccolo duro della “meglio gioventù” dei comuni nostrani e chi semplicemente voleva sapere perché di questa discoteca se ne parlava così tanto.
Del resto quello che si lasciava scappare nei primi minuti l’eclettico art director, Loris Riccardi, era già un monito per la platea: «Il mio unico rammarico è quello di non esser riuscito a promozionare il Cocoricò su Famiglia Cristiana».
L’ennesima provocazione che fa sorridere il pubblico e lo prepara alla visione del documentario fatto di rari filmati Vhs tra cui spiccano le pupille bianche del Principe Maurice.
Parola d’ordine trasgredire, raccontare la verità senza nemmeno troppi tabù. E la presenza di così tanto pubblico è il segno che il format è quello giusto.
Prossimo step, l’irriverenza del locale lo vorrebbe, potrebbe essere la proiezione in un cinema parrocchiale. Mai dire mai, soprattutto ora che sta spopolando il video di Padre Guilherme Peixoto, sacerdote portoghese e dj per passione, che ha svegliato all’alba di domenica oltre 1 milione di ragazzi mixando musica techno, il tutto prima della messa del Papa, culmine della Giornata della Gioventù 2023 a Lisbona.
Ma c’è un altro locale storico che sta raccogliendo immagini e testimonianze per raccontarsi: il Baccara di Lugo, che nel dicembre prossimo festeggerà i suoi primi 50 anni.
Un traguardo importante che la famiglia Mazzari - oggi proprietaria esclusiva del locale - ha deciso di festeggiare con una serie di iniziative per omaggiare le centinaia di migliaia di clienti che hanno ballato lì dentro.
Quella del docufilm - che sta curando Lorella, figlia del fondatore Primo Mazzari - è stata la prima idea, a cui si andranno ad aggiungere una mostra e una serata ad hoc.
Da quel dicembre 1973 molte cose sono cambiate, ma il nome Baccara (dalla pregiata varietà di rosa baccarat, divenuta icona del locale) è rimasto, così come il prestigio che l’ha resa una delle discoteche più famose e longeve della Romagna e delle province limitrofe.
Ora nel progetto della proprietà c’è di mettere in fila tutta quella mole di ricordi: in primis le testimonianze degli addetti ai lavori (dj, direttori, baristi e tutto lo staff), ma anche i caratteristici divanetti e i portacenere di ceramica brandizzati che tutti hanno sempre desiderato, così come i biglietti pubblicitari e le colonne sonore di quelle notti. Quelle in cui sono passate un po' tutte le star, da Vasco Rossi a Renato Zero, da Ornella Vanoni o Franco Battiato, ma anche Eros Ramazzotti e Jovanotti, oltre a quelle internazionali come Donna Summer e Gloria Gaynor.
