Rimini, "vi uccido a coltellate mentre dormite": nonna e nipote passano la notte al parco
«Vi uccido. Dormite con gli occhi aperti perché vi accoltello». Lo ha ripetuto diverse volte con timbri di voce sempre più minacciosi una 45enne, tanto da costringere in un paio di circostanze il figlio e la nonna (madre dell’esagitata), a passare la notte abbracciati sulla panchina di un parco pubblico non lontano da casa. A questo incubo hanno messo fine - almeno temporaneamente - i carabinieri che hanno arrestato la donna in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare. L’accusa: maltrattamenti in famiglia. I militari l’hanno prelevata da casa all’alba dell’8 maggio. Trasferita a Forlì, ieri mattina è comparsa davanti al Gip per l’udienza di convalida. Confermata la custodia in carcere.
Le minacce
Cinque gli episodi più gravi contestati dalla Procura della Repubblica avvenuti tra marzo e lo scorso aprile, atti finali di una situazione famigliare andata via via degenerando nel corso di un decennio, per colpa principalmente dell’uso di droga da parte della 45enne. Particolarmente violente le aggressioni ai danni del ragazzo. A marzo, per esempio, dopo averlo preso e graffiato al collo, lo ha colpito con il manico della scopa. E quando il ragazzo ha minacciato di prenderla a pugni, lei avrebbe risposto di essere pronta ad accoltellarlo. Aveva poi arraffato tutti i coltelli e se li era portati nella propria camera da letto. Dopo un ennesimo diverbio con il ragazzo con una mazza di ferro danneggiava una porta e distruggeva diverse suppellettili della cucina. Non era la prima volta che demoliva letteralmente la casa. Era già successo quando aveva consigliato al figlio e alla mamma apostrofata con frasi come «sei una cattiva madre» «hai i soldi, non me li vuoi dare devi morire» di «dormire con gli occhi aperti…». Dopo essere stati picchiati si erano barricati nelle rispettive stanze. Lei, con calci e pugni, ha prima rotto diverse porte di casa. Quindi se la è presa con piatti e bicchieri che ha mandato in frantumi, aveva poi scaricato la propria rabbia spaccando diversi mobili.
Una situazione insostenibile quella vissuta da nonna e nipote che però non hanno voluto denunciare la donna. Hanno però raccontato lo stato di frustrazione in cui vivevano ad un uomo delle forze dell’ordine, che ha subito capito la pericolosità della situazione. Dieci giorni e per la 45enne sono scattate le manette.