Rimini. Vecchia pescheria, arrivano steward e street tutor

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Orari, musica, decibel, utilizzo della Vecchia pescheria e soprattutto ordine pubblico. Arriva la bella stagione, i ponti primaverili e il Comune convoca i locali della piazzetta. L’obiettivo è quello di stabilire regole che consentano di evitare gli eccessi. Il tavolo è programmato per la prossima settimana.

Quello che succede

Non è una novità che il centro storico e in particolare l’area della Vecchia pescheria siano al centro di questioni spinose a partire della sicurezza per via delle risse che improvvisamente scoppiano nelle ore del fine settimana. Al di là dell’ordine pubblico che sovente richiede l’intervento delle forze dell’ordine, tanto da prevedere servizi ad hoc, sotto la lente d’ingrandimento anche l’utilizzo da parte degli avventori dei banchi in marmo della Vecchia pescheria tutelati dalla Soprintendenza. Un’attenzione ancora maggiore dopo che un paio di anni fa un lastrone si è spezzato sotto il peso di un ragazzo seduto (ora è stato restaurato).

Patti chiari e amicizia lunga

In vista della bella stagione, l’assessore alla sicurezza Juri Magrini ha organizzato un faccia a faccia per capire le necessità dei pubblici esercizi e soprattutto stabilire regole. «La prossima settimana incontrerò i gestori dei locali del centro storico e in particolare della piazzetta e della Vecchia pescheria - commenta quindi l’assessore - per un aggiornamento in concomitanza dell’avvio della stagione primaverile».

Quali sono i temi all’ordine del giorno? «Gli argomenti sul tavolo saranno diversi: dall’utilizzo degli spazi pubblici condivisi che si collocano in un’area di pregio monumentale come la storica pescheria, fino alla gestione delle attività in merito a emissioni sonore e orari».

Mancano la sicurezza e la prevenzione dei disordini. «Altro tema che affronteremo insieme riguarda il presidio e la tutela della sicurezza in una delle aree più frequentate di notte dai giovani, in particolare nel fine settimana. A tale scopo discuteremo di idee e proposte che possano creare una sinergia tra il pubblico, i privati e le forze dell’ordine deputate al controllo del territorio, valutando anche la possibilità di replicare l’esperienza dello scorso anno con gli street tutor o di introdurre in maniera coordinata e condivisa figure come steward a tutela degli stessi locali e dei loro frequentatori».

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