Rimini, torna la rassegna "Le città visibili"

Una riflessione sul contemporaneo attraverso teatro e musica, senza dimenticare il valore dei luoghi, perché è lì che vive la cultura. L’undicesima edizione della rassegna estiva “Le città visibili”, a cura di Tamara Balducci e Riccardo Amadei, richiama la candidatura di Rimini a Capitale italiana della cultura. «Dobbiamo puntare sulle peculiarità di Rimini – dice il sindaco Jamil Sadegholvaad –. E tra queste vi è il periodo fertile per il terreno teatrale che mette in campo iniziative come “Le città visibili” e tante altre, frutto del lavoro di individualità e compagnie che hanno tenuto duro nei difficili anni della pandemia. Si tratta di sforzi che l’amministrazione cerca di affiancare».

Il problema degli spazi

Il secondo punto toccato dal sindaco è un tasto dolente per chi fa cultura a Rimini. «So bene che gli spazi non sono sufficienti – afferma il primo cittadino –. Abbiamo il Novelli e l’Astoria, due grandi contenitori, ma non c’è posto per entrambi. L’amministrazione deve fare i conti, non ci sono solo i sogni, va fatta una scelta».

Prosegue sul tema degli spazi, Laura Fontana, responsabile della direzione dei teatri del Comune: «Con creatività e organizzazione il problema degli spazi in parte può essere superato, come ha fatto questa rassegna. “Le città visibili” hanno dato vita a palcoscenici diffusi, in spazi non consueti. Di certo quando avremo un altro luogo permanente in cui ospitare gli spettacoli, sarà tutto più facile».

La rassegna, intanto, si svolge tra Astoria, ex Mulino di Amleto (ora Cast Oro Teatro), Studio A (via Covignano 221/a), ex Officine Grandi Riparazioni, Lapidario romano e il più usuale Teatro degli Atti.

Tra poesia, teatro e musica

Il cartellone si apre con la poesia. Giovedì 24 agosto all’Astoria, Lorenzo Marangoni si esibisce in “Stand-up poetry”, irriverente catena di parole su amore, arte, lavoro. Il giorno dopo, venerdì 25, sempre all’Astoria, è il momento di “Dènsing”, commedia di Enrico Saccà sul mondo delle balere, dal Dopoguerra a oggi. Regia di Gabriele Tesauri, con Beatrice Schiros, Andrea Avanzi, Damiano e Alessandro Scalabrini.

Sabato 26, al Teatro degli Atti, spazio alla musica con il concerto, in successione, di due cantautrici del panorama indie italiano, Giorgieness ed Emma Nolde. Sempre agli Atti, domenica 27 si torna al teatro con “Venere e Adone. Siamo della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni” di e con Roberto Latini.

Tre serate (28, 29 e 30 agosto) per tre repliche, con soli 15 spettatori ogni volta, allo Studio A, di “Piccoli suicidi. Tre brevi esorcismi di uso quotidiano” di Giulio Molnár, portato in scena dalla figlia Olivia Molnár.

Ultimo spettacolo di agosto, giovedì 31 all’Astoria, con Elio Germano e Isabella Ragonese in “Così è (o mi pare)”, riscrittura per realtà virtuale del celebre testo di Pirandello.

“Le città visibili” prosegue in settembre e ottobre con altri dodici appuntamenti di musica e teatro. Tutti gli spettacoli iniziano alle 21.30.

Info e biglietti: www.lecittavisibili.com

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui