Rimini, "ti faccio andare in carrozzina". Terrorizza la moglie, stalker a processo

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È diventato l’incubo di quella che sta per diventare, non appena sarà fissata l’udienza, la sua ex moglie, della figlia minorenne costretta a sentire cose e assistere a inquietanti scenate e del nuovo compagno di lei. Per lo stalker già costretto dalla giudice Benedetta Vitolo a stare a non meno di mezzo chilometro di distanza dalla sua ex famiglia, sempre il sostituto procuratore Luca Bertuzzi che aveva sollecitato quel provvedimento cautelare ha chiesto e ottenuto che venga processato il prossimo 12 settembre.
Il 47enne difeso di fiducia dall’avvocato Silvia Andruccioli, stando al capo d’imputazione, avrebbe dato il meglio di sé in almeno tre occasioni lo scorso mese di aprile. La prima aveva affrontato la moglie di alcuni anni più giovane al ritorno di lei da un viaggio di lavoro. Una volta rincasati dopo aver chiesto spiegazioni sulla sua nuova relazione, l’avrebbe sbattuta con la testa contro il muro strattonandola per la giacca, poi scaraventata sul letto e le avrebbe stretto le mani attorno al collo prima di rinsavire e liberarla. Dieci giorni dopo, mentre la moglie era in compagnia della figlia e di sue amichette, la ricopriva di insulti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e gli è costata anche la denuncia per minacce aggravate, quando la settimana dopo ha affrontato in un bar cittadino la nuova coppia. «Ti sistemo io a te, me la pagherai». «Ti ammazzo, ti faccio andare in carrozzina e ti faccio gambizzare» le promesse fatte all’uomo, mentre a lei aveva riservato la solita dose di insulti.

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