Rimini. Strappo Lisi, il comitato di Sadegholvaad perde altri pezzi

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Chi la conosce bene, la descrive arrabbiata. Molto arrabbiata. E che si sente anche tradita. Dopo aver trascorso, gomito a gomito dieci anni in giunta con l’assessore Jamil Sadegholvaad e aver stretto un importante patto pre-elettorale, la vice sindaca Gloria Lisi non si aspettava di venire sacrificata sull’altare della ragione di partito. Il tandem Pd pigliatutto, Sadegholvaad-Bellini, non l’ha gradito affatto, tanto più dopo essersi spesa per prima, sin dalla fine di aprile con la sua lista Rimini Attiva, per la candidatura a sindaco dell’assessore.

Di qui le dimissioni da coordinatrice della campagna elettorale di Sadegholvaad che ha portato alle contestuali dimissioni anche di Fiorella Casadei, molto vicina alla Lisi, da presidente del comitato elettorale di Jamil.

Ora il quesito diventa legittimo: cosa farà la vice sindaca Gloria Lisi? Potrebbe decidere di correre da sola per la poltrona di sindaco? Non è impossibile ma sicuramente è molto difficile.

La lista civica gode di grande credito non solo in casa Pd ma anche sul fronte del centrosinistra e viene considerata una realtà importante, assolutamente da non perdere. E perché Lisi si considera “ideologicamente” organica alla coalizione.

Però lo strappo è profondo e ci vorrà tutta l’abilità di mediatore di Jamil Sadegholvaad – che ha già annunciato un incontro nei giorni a venire – per riportare il caso sui giusti binari. Nell’attesa Gloria Lisi si è presa una pausa di riflessione per valutare il da farsi.

La questione è più personale che politica, ma le ripercussioni elettorali per il centrosinistra rischiano di essere complesse. Perchè Rimini Attiva porta in dote una serie di realtà, che vanno dal mondo cattolico a quello del volontariato, che alle urne possono avere un peso significativo.

Il centrosinistra pensa comunque che la "frattura" possa essere ricomposta, anche perché proprio le liste civiche unite avevano chiesto a gran voce la candidatura di Jamil Sadegholvaad e ora che l’assessore è in campo senza più ostacoli, non avrebbe senso tirarsi indietro.

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