Rimini. Spazi pubblici dedicati all'attrice trans Di Folco e a Sergio Zavoli. Tutte le nuove intitolazioni

Il Comune di Rimini intende dedicare un luogo della città a Sergio Zavoli e a Marcella Di Folco. In particolare, da un lato al giornalista l'area compresa tra viale Tiberio e la piazza sull'acqua nell'invaso di Ponte Tiberio; dall'altro, all'attrice, attivista e politica italiana trans, presente in alcuni film di Federico Fellini quali Fellini satyricon, Amarcord e Roma, il percorso pavimentato ubicato nell'area demaniale tra il Bagno 28 e Bagno 28/A, vicino a piazzale Kennedy, con accesso dal lungomare Claudio Tintori. Su questa come su altre intitolazioni questa mattina è arrivato il via libera in commissione, in attesa dell'esame della giunta comunale e del parere prefettizio. Più nel dettaglio la rotonda tra le vie Maestri del Lavoro, Popilia e Jolanda Capelli diventerà "Rotonda Holodomor, Genocidio del popolo ucraino (1932-1933)"; l'area di circolazione all'interno del Parco del mare Giardini Bibi Ballandi, in prossimità del nuovo campo da basket del lungomare Augusto Murri, si chiamerà: "Largo Samba Diouf, vittima di violenza criminale"; la rotonda tra via Flaminia e via Cavalieri di Vittorio Veneto sarà dedicata al capitano Claudio Lodovisi, e al tenente Michele Burlamacchi, piloti del 5° Stormo periti in servizio il 27 dicembre 1989; infine l'area verde tra via Antonio Fogazzaro e viale Luigi Settembrini, in prossimità della rotonda Rita Levi Montalcini, sarà "Parco Margherita Hack Astrofisica (1922-2013)". Di Folco, ricorda l'Arcigay Rimini Alan Turing, è stata tra le sue parti il famoso Principe della Gradisca in Amarcord. E "anche per questo è stato identificato quel luogo, tra le vie dei film di Fellini, per l'intitolazione". L'iniziativa è stata fortemente voluta da Arcigay Rimini e sostenuta con una raccolta di centinaia di firme, tra cui la presidente dell'Assemblea legislativa regionale Emma Petitti, la sindaco di Santarcangelo di Romagna Alice Parma e la direttrice del carcere di Rimini Palma Mercurio che collaborò con Marcella al carcere della Dozza. "È il risultato del nostro impegno, che va avanti da anni, per sostenere le persone trans e non-binary che partecipano sempre più attivamente alle iniziative associative e pubbliche" sottolinea Gabriel Corbelli, referente del gruppo trans di Arcigay Rimini. E "la riprova che lavorando bene, cercando il supporto e il consenso delle istituzioni e della popolazione, dialogando con rispetto e mettendosi in gioco, rifuggendo anche un po' dalla politica dei proclami e delle contrapposizioni, lavorando invece con costanza si possono ottenere dei riconoscimenti stabili e sostanziali". Per il presidente e capogruppo di Coraggiosa Marco Tonti, si tratta "probabilmente dello spazio più bello e significativo che viene intitolato a una persona trans in tutta Europa, un riconoscimento di respiro internazionale". Dunque, conclude Tonti, "uno spazio molto significativo per la nostra città che così consolida l'inizio di un percorso che dovrà svilupparsi in tante forme, da quelle burocratiche a quelle sostanziali, a tutela di una popolazione ancora spesso oggetto di violenze e discredito".