Rimini, spaccio, minacce ed estorsione: due condanne

Estorsione, aggressioni brutali, spaccio di droga e possesso di armi. Sono le contestazioni che hanno portato alla condanna di due uomini, Vincenzo Di Costanzo e Roberto Di Paola, giudicati entrambi al termine di un processo svoltosi in rito abbreviato, consentendo quindi loro di beneficiare di uno sconto di un terzo della pena. Precisamente, Di Costanzo (difeso dagli avvocati Gilberto Gianni e Massimiliano Cornacchia), 42enne residente a Bellaria di origini napoletane, è stato condannato a sei anni e otto mesi di prigionia e a 24mila euro di multa, mentre De Paola (difeso da Marco Ferri), 43enne nato a Brindisi e residente a Rimini, ha riportato quattro anni, otto mesi di carcere e 16mila euro di multa. A Di Costanzo, a differenza di De Paola, è stato attribuito anche il reato di estorsione, per l’aggressione del 23 agosto 2021 in spiaggia a Viserba, quando insieme a quattro persone mai identificate, per via di un credito di droga non riscosso picchiò un uomo residente in Valmarecchia colpendolo a suon di calci, pugni e percosse con un bastone, facendolo finire in pronto soccorso, dove fu ricoverato e giudicato guaribile in 30 giorni. Tuttavia, secondo i legali che lo hanno assistito a giudizio, proprio in merito al reato dell’estorsione ci sarebbero diversi aspetti su cui fare luce più compiutamente. L’intenzione, quindi, è senza dubbio quella di impugnare la sentenza per quanto riguarda il capo di imputazione legato all’estorsione, ricorrendo in appello. La posizione del complice De Paola, invece, è risultata più alleggerita dal fatto di non essere mai stato imputato per estorsione, ma “solo” per spaccio e detenzione di droga (in suo possesso vennero trovati 41 chili netti di hashish). Entrambi già agli arresti domiciliari, proseguiranno a scontare la pena nel luogo di residenza. Le indagini hanno stabilito che la coppia di pusher tra il 2018 e il 2021 ha messo in piedi una fiorente attività di spaccio, con singole cessioni pagate fino a 2.500 euro.