Rimini, Skills Crew di Nicolò Felli star di TikTok

L’intrattenimento calcistico è il suo mestiere. Nicolò Felli, riminese, classe 1997, sognava di diventare calciatore e invece dopo la maturità linguistica – al liceo Giulio Cesare Valgimigli della sua città – è diventato una star di TikTok. La sua pagina Skills Crew (con tag @skillscrewhd) ha appena raggiunto 1 milione e 200mila follower, un risultato arrivato dopo sei anni dall’inizio del progetto e grazie anche al supporto del suo staff: un team di giovanissimi riminesi poco più che ventenni.

Nicolò, 1 milione e 200mila follower raggiunti su TikTok. Cosa significa per lei?

«Per me come per il mio team questo risultato è il riferimento del fatto che se ti impegni, sei dedito, ci metti passione, non ti fai abbattere dalle piccole sconfitte temporanee e ti diverti in quello che fai, nulla è impossibile. Siamo orgogliosi e grati di essere seguiti da così tanta gente, è un numero davvero incredibile. È un grande step per i prossimi risultati che abbiamo in mente e ci fa alzare ancora di più l’asticella».

Lei sognava di diventare un calciatore ed è diventato l’ideatore di un progetto di intrattenimento calcistico di successo…

«Fin da piccolo sognavo di diventare calciatore ma la vita a volte è imprevedibile, nell’adolescenza ho avuto parecchie sfide che da una parte mi hanno allontanato dal calcio “giocato”, e dall’altra mi hanno fatto virare su quello che alla fine si è rivelato il mio scopo di vita».

A cosa deve la svolta di questo percorso?

«La svolta è avvenuta nell’estate della quinta superiore, sei anni fa. Su Youtube mi era apparso un video di un canale di calcio di due ragazzi inglesi che facevano calcio freestyle. È stato un colpo di fulmine. Da quel momento ho cominciato ad allenarmi ogni giorno nel calcio freestyle e quando mi sono sentito pronto ho iniziato a postare i primi video».

Come è arrivato a far monetizzare il progetto, come funzionano le collaborazioni tra i vari brand e Skills Crew?

«I primi anni non avevo nessuna esperienza nel campo delle vendite quindi, studiando e analizzando i vari competitor, ho iniziato a buttarmi. Ho preso tantissimi no, ma non mi sono mai abbattuto perché da questi ho imparato tanto e sono riuscito a migliorare la mia comunicazione fino a che le prime grandi opportunità si sono rivelate. La prima grande collaborazione è stata con Adidas che dal 2016 è con noi, in seguito abbiamo iniziato a collaborare con altri grandi brand internazionali e nazionali, tra cui Teqball, Kia, TikTok, Inter, Serie A e tanti altri».

Come siete arrivati a brand così importanti?

«Abbiamo semplicemente condiviso i nostri contenuti con costanza, tutti i giorni dal 2015, aumentato la qualità del nostro prodotto e comunicato sempre di più in maniera efficace. Le collaborazioni possono essere di vari tipi, ma puntiamo a sponsorizzare solo prodotti in cui crediamo. Le aziende ci pagano per avere visibilità tramite la nostra pagine e tramite call to action portiamo traffico al loro sito».

Ha dei modelli di riferimento?

«Dal punto di vista calcistico sicuramente Ronaldinho, fin da quando son piccolo sono rimasto stregato dalla sua tecnica calcistica e dal suo modo di vedere il calcio, la sua magia e il suo sorriso sono elementi da cui ho preso spunto. Sono anche un assiduo sostenitore del pensiero positivo e del mindset. Ho capito fortunatamente a 18 anni che se avessi voluto creare qualcosa di importante avrei dovuto dare di più di tutti, per questo leggo molti libri di formazione personale e mi ispiro alle storie di persone di successo: su tutti Elon Musk e Gary Vaynerchuk».

Sostiene che «per vincere sui social network non basta il contenuto ma bisogna guardare a ogni minimo aspetto». Cosa significa?

«Significa che ho imparato a organizzarmi, gestire il mio tempo, gestire un team, non abbattermi per i risultati altalenanti, essere creativo, imparare a vendere, parlare con le grandi aziende e condividere la nostra missione, creare partnership ma soprattutto metterci la faccia e buttarmi al 100% nelle opportunità. Per arrivare al milione di follower ci sono voluti centinaia e centinaia di video che hanno totalizzato migliori di visualizzazioni. Molte volte capita che alcuni video non funzionino e analizzare il perché e rimanere aggiornati sulle strategie dei social ti riallinea verso il raggiungimento dell’obiettivo»

Nel progetto di Skills Crew Nicolò Felli non è da solo.

«La nostra missione è creare una grossa community di persone con cui condividere la nostra passione, la cosa fantastica del nostro team è che tutti ci crediamo e tutti stiamo dando il nostro meglio – racconta Felli –. Con me collabora in squadra un fantastico gruppo di riminesi: Luca Pasini, 21 anni, è stato il primo a sposare il progetto, ci conosciamo da almeno sei anni e abbiamo stretto un’amicizia davvero speciale. Lui ha il ruolo di social media manager, insieme a me. Ester Protti, 24 anni, è la calciatrice del gruppo con incredibili doti anche di calcio freestyle. La sua puntualità impeccabile e la sua organizzazione sono d’esempio anche per la squadra. Manuel Depaoli, 21 anni, e Nicolas Pancotti, 23 anni, sono i due portieri. Manuel è intraprendente, ambizioso e molto creativo. Ha sempre un sacco di idee, fondamentali per collaborare anche alla creazione di contenuti. Nicolas è un perfezionista. Mattia Metuli, 20 anni, si occupa della parte marketing: con lui l’intesa è stata immediata. Inoltre, non ce l’avremmo fatta senza l’aiuto di amici che fin da subito hanno dato una mano a registrare i video e curare la grafica della pagina: Samuele Arlotti, Andrea Iiriti e Giuliana Petruzzi».

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