Rimini. Siccità e Peronospora, allarme vendemmia

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Siccità, grandine e Peronospora, mai così male da vent’anni. Grappoli in calo del 40% ma il brindisi sarà di qualità. Le condizioni climatiche estreme del 2023, dalle piogge torrenziali esplose fra maggio e giugno al caldo torrido di luglio sino all’anomala grandine estiva, hanno messo a dura prova i vigneti. Ulteriore freno il dilagare del fungo, più noto come Peronospora della vite, che ha moltiplicato le infezioni a danno delle piante. Criticità che hanno determinato un posticipo di dieci giorni in media sulla tabella di marcia, facendo slittare uno dei più antichi riti delle campagne: sua maestà la vendemmia. «Una congiuntura sfavorevole, peggiorata dal vento sferzante» che, a memoria del presidente Coldiretti Rimini Guido Cardellli Masini, «non si verificava da una ventina di anni».


Aziende senza tetto

A tracciare un primo bilancio è Sandro Santini, titolare dell’omonima tenuta di Coriano e presidente della Strada dei vini e dei sapori dei colli di Rimini. «La premessa doverosa – esordisce – è che le nostre zone non hanno registrato i disastri che l’alluvione dello scorso maggio ha causato altrove». Detto questo, «la prossima sarà una vendemmia difficile, soprattutto per i produttori del settore biologico, perché le piogge insistenti di giugno hanno inasprito diversi problemi fitosanitari rendendo più difficile combattere la peronospora. Un nodo che incide sul 30-40% di prodotto in meno». Altro scoglio le temperature roventi del mese scorso che, dopo il 2015, è risultato il secondo luglio più caldo dal 1950. Più della colonnina di mercurio, per Santini hanno esercitato un peso gli acquazzoni di giugno che, nel torrido mese seguente, hanno comunque evitato lo stress idrico alle piante. Tradotto: «Si prospetta un’annata molto difficile ma ciò che è stato salvato è di buona qualità». La prudenza però è d’obbligo. «Come diceva mio nonno - rimarca - la nostra è un’azienda-cielo senza tetto in cui una calamità può rovesciare in 48 ore il lavoro di anni». Intanto è partito il conto alla rovescia della vendemmia, in calendario dopo Ferragosto, per le basi spumanti e a seguire la Rebola e anche i rossi precoci.


Assistenza tecnica in affanno

Sul fronte dipendenti, Santini non ravvisa scossoni per l’operazione alle porte dove, visto il supporto di mezzi meccanici, basteranno 5-7 persone, anche alla luce delle grosse difficoltà «nel trasferimento di conoscenze che presuppongono una discreta dose di esperienza». Le problematiche si allargano invece nel comparto manutenzione e più in generale quanto a disponibilità di assistenza tecnica. «Difficoltà – dichiara – che sono figlie di una stagione di lotta alla Peronospora. Basti pensare che siamo al sedicesimo trattamento per curare e preservare la solidità della pianta. Il che comporta un uso più accentuato di mezzi e macchinari spremuti a dovere».


Conto alla rovescia

Fiato sospeso per l’azienda Battistini di Santarcangelo dove il mese decisivo sarà quello di agosto in attesa della vendemmia in calendario ai primi di settembre. I nemici dei brindisi a cuor leggero sono stati soprattutto grandine e siccità ma la qualità non si discute. Quanto al taglio della produzione, affermano che «si assesta sul -30%». Tiene botta anche il podere Bianchi di Coriano che lamenta solo la pizzicata di grandine mentre ha retto il colpo del pericoloso fungo, «avendo trattato le viti nel momento giusto». Un tempismo che, al netto delle prossime sfide, garantirà una vendemmia all’80%, con grappoli dalla qualità superlativa.


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