Rimini. Rischio malavita nello sport. Il Comune: aiuti alle società

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Infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo dello sport. E' di qualche giorno fa la pubblicazione sul Sole 24 ore di un dossier stilato dall’Unità di informazione finanziaria (l’ente antiriciclaggio della Banca d’Italia) in cui l’Emilia Romagna risulta la seconda regione per segnalazioni sospette. Nel mirino: false sponsorizzazioni e falsi aumenti di capitale, per un valore complessivo di oltre 70 milioni di euro.

La crisi delle società sportive ha radici profonde, una situazione di difficoltà economica e finanziaria che dura da tempo e che «abbiamo purtroppo potuto toccare con mano anche nel nostro territorio» sottolinea l'assessore allo sport e al bilancio, Gian Luca Brasini.

«Una crisi acuita dallo shock del Covid, che negli ultimi due anni ha rischiato di compromettere in particolare le società più piccole e per natura più precarie, improvvisamente colpite dalle chiusure e dal blocco delle attività. Mentre sul fronte delle medie e grandi società sportive, che hanno più a che fare con operazioni di tipo economico e finanziario rilevanti, emerge la tendenza ad avvalersi di finanziamenti e sponsorizzazioni da soggetti operanti fuori dal territorio, di cui spesso non si conoscono a fondo l’attività e soprattutto i trascorsi».

L'assessore Brasini rimarca come nel periodo post Covid «l’unico supporto al mondo dello sport è arrivato dalle amministrazioni locali. Adesso – aggiunge – stiamo lavorando per agevolare l’accesso alle risorse messe a disposizione dalla Regione per un totale di 2 milioni di euro: una per eventi e iniziative delle società sportive e l’altra per progetti biennali per promuovere l’attività motoria e sportiva». Finanziamenti che si integrano con le azioni messe in campo dal Comune, tra sgravi, tagli alle rette per impianti, contributi diretti. «Lo scorso dicembre – continua Brasini – abbiamo proposto il bando “voucher società sportive” e assegnato contributi per 177mila euro circa a 55 realtà del territorio. Nel 2021 il Comune ha finanziato con 260mila euro un bando per il rimborso di parte delle tariffe dovute per gli impianti sportivi comunali e provinciali».

«È evidente – conclude l’assessore – che lo sforzo degli enti locali non è sufficiente. È importante che anche le Federazioni facciano la loro parte abbassando oneri di iscrizione, tasse di gara e intervenendo su molte leve finora non utilizzate. Ed è anche indispensabile un nuovo protagonismo dei privati, di quei settori che non hanno risentito del contraccolpo della pandemia e possono attirare investimenti sani».

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