Rimini. Restyling repato oncologico, maxi raccolta fondi

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«Apri gli occhi e sogna». Raccolti 25mila euro per rendere accogliente il day hospital oncologico. Oltre 200 persone hanno partecipato alla cena solidale organizzata lo scorso 30 giugno all’agriturismo La Graziosa dall'associazione di volontariato Oltre la ricerca. Che, fondata nel 2012, conta una ventina di soci e un migliaio di simpatizzanti con l’obiettivo di sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni nei confronti del tumore al pancreas. A coronare la serata è arrivato il sostegno per il restyling del day hospital oncologico e oncoematologico dell'ospedale di Rimini. Per dare nuova vita a stanze e sala d'attesa che coprono circa mille metri quadri sono stati consegnati tre assegni alla direttrice di presidio Ospedaliero Francesca Raggi: uno del valore di 15mila euro donato da Oltre la ricerca e due da 5mila firmato da Crisalide Rimini e Il punto rosa.

Sfondare i muri

«Tanti raccontano che durante la terapia si trovavano immersi nei loro pensieri a fissare pareti spoglie e grigie – spiega la presidente di Oltre la ricerca, Francesca Gabellini –. I pazienti affrontano un periodo particolare della vita che è pur sempre vita. Umanizzare significa curarli come persone». Gabellini profonde il suo impegno in memoria del marito Luca Signorotti morto a appena 42 anni per un tumore che prima di lui ha colpito il padre. Un dolore immenso si è trasformato nel desiderio di aiutare altri migliorando i percorsi di diagnosi e cura e fornendo informazioni per districarsi nella selva della burocrazia, perché tutto ruoti attorno alla persona.

Lo scopo da perseguire

Ora l’iniziativa per rendere più caldi e confortevoli gli spazi ospedalieri «complice la carta da parati abbinata a tinteggiature a smalto nonché punti luce strategici e vetri colorati». Liberare le emozioni attraverso stimoli sensoriali significa sfondare idealmente i muri e immergersi nella natura raffigurata attorno. Scenari che aiutano a sentirsi al sicuro, chiarisce, ammortizzando l’attesa tra le terapie. “Apri gli occhi e sogna” riassume lo scopo da perseguire «per trasportare altrove chi soffre, inclusa la famiglia che l’assiste, certi che la bellezza salverà il mondo». Il suo grazie va ai direttori del reparto di ematologia Patrizia Tosi, dell’oncologia Davide Tassinari e all’architetto attività tecniche Davide Brugè.

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