Rimini, pugni e sputi alla madre 80enne: "Servimi il pranzo a tavola"

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L’ennesimo, tragico, episodio di maltrattamenti in famiglia. A subire violenze fisiche, minacce e umiliazioni, in questo caso è la mamma, un’anziana signora di circa 80 anni, vessata dagli atti intimidatori e prevaricatori del figlio. Lei stessa, terrorizzata per via dei continui insulti, delle offese e delle minacce, addirittura di morte (“voglio vederti al cimitero, vecchia”), dopo l’ennesima aggressione da parte del figlio, ha chiesto alla badante di accompagnarla dai carabinieri per raccontare loro quanto stava accadendo tra le mura domestiche e richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria. Attivate le procedure del Codice rosso, il giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini ha disposto l’allontanamento dalla casa famigliare dell’uomo violento.

La vicenda

Già vittima in passato di insulti e offese da parte del figlio, le sofferenze della donna si sono acuite a partire dalla scorsa estate, quando acconsentì ad ospitare in casa propria il figlio in ristrettezze economiche, anche a seguito di guai giudiziari. L’anziana donna gli ha quindi aperto le porte della casa che condivide con la badante, non immaginando, probabilmente, il livello che avrebbe potuto raggiungere il sangue del suo sangue. Dalle pretese di ricevere soldi, di vedersi servito il pranzo e la cena a tavola, il cinquantenne non perdeva occasione per minacciare la mamma di farle del male o addirittura di augurarle la morte, fino addirittura a dirle “ti ammazzo”. Addirittura, dopo averle chiesto del denaro che la madre non aveva con sé, l’ha aggredita colpendola con i pugni al viso, tanto da farla scappare e rifugiarsi, terrorizzata, in camera da letto. Un’altra volta, solo l’intervento della badante, chiamata a gran voce dall’anziana che urlava disperata, ha impedito che la situazione degenerasse, dopo che lui aveva già ferito la madre a una mano, senza risparmiarsi di sputarle in faccia, anche davanti alla collaboratrice domestica. Ed è stato così che in autunno, insieme alla sua badante, la donna è andata dai carabinieri per denunciare il figlio, fornendo gli estremi per aprire il fascicolo poi affidato alla pm Annadomenica Gallucci.

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