Rimini, prese i soldi dei pallinari: agente condannato

Un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, per abuso ed omissione di atti d’ufficio. È la condanna inflitta con rito abbreviato dal Gup del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini a Francesco Fimiano, 52 anni, agente della polizia Municipale, a processo per la denuncia fatta da due “pallinari” che lo avevano accusato di essersi appropriato abusando del ruolo di pubblico ufficiale di un centinaio di euro durante un controllo. Il pubblico ministero, Davide Ercolani, per il vigile difeso di fiducia dall’avvocato Marco Ditroia, aveva chiesto una condanna a 1 anno e mezzo (per 4 dei 7 capi di imputazione per cui il pubblico ufficiale era a processo) e l’assoluzione per le rimanenti contestazioni.

Il giudice Vinicio Cantarini ha derubricato i principali 4 capi di imputazione che prevedevano il peculato e il falso, riqualificandoli in omissione e abuso d’ufficio. Il vigile è stato invece assolto con formula piena perché il fatto non sussiste per i rimanenti sei capi di imputazione.

I fatti

Gli episodi contestati sarebbero avvenuti nell’autunno del 2016 fino all’estate del 2017. Il suo nome era emerso in un filone minore della grossa inchiesta della Guardia di finanza e della Polizia municipale di Rimini sui comportamenti di alcuni agenti del Nucleo ambientale la squadra antidroga delle divise di Palazzo Garampi per cui la sentenza è prevista a febbraio 2023.

Fimiano non faceva parte del Nucleo ambientale ma è stato indagato perché la Gdf approfondendo i risvolti dell’inchiesta choc sul nucleo riuscì ad acquisire nuove notizie di reato.

Lavoro difensivo

L’avvocato Ditroia durante il processo con rito abbreviato condizionato ha prodotto video e immagini che hanno scagionato il pubblico ufficiale dalle accuse più brutte come quella di aver usato violenza fisica e verbale nei confronti di tre persone extracomunitarie da lui controllate.

«Mi aspettavo trattandosi di un caso nato dalla parole di persone che vengono in riviera per delinquere – il commento del legale che annuncia già il ricorso in appello – un atteggiamento diverso nei confronti del mio assistito un pubblico ufficiale con la fedina penale immacolata».

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