Rimini. Picchiò una donna, condannato noto ristoratore

Per l’accusa Claudio Paesani il pomeriggio del giorno di Natale del 2015 spaccò volontariamente tre costole alla fidanzata dell’uomo con cui aveva avuto un incidente stradale il dipendente di un suo locale. Per il noto ristoratore quella, invece, non fu altro che la reazione di un padre all’aggressione subita dalla figlia e da un’amica della ragazza. Il Tribunale di Rimini ha però deciso che la versione corrispondente alla realtà dei fatti è la prima. Per questo dopo averlo riconosciuto colpevole dei reati di lesioni personali gravi aggravate dal numero delle persone coinvolte, ha condannato Claudio Paesani a tre anni e un mese di reclusione. Condannate a 5 mesi anche la figlia Camilla e l’amica Viola Rotelli. Contro la sentenza ha già annunciato ricorso l’avvocato Paolo Righi. Alla vittima del pestaggio costituitasi parte civile con gli avvocati Massimiliano Orrù e Ilenia Campana, il giudice Angelo Falaschetti ha disposto una provvisionale immediatamente esecutiva di 9mila euro (il risarcimento vero e proprio sarà deciso nell’eventuale causa civile). Già stabilito invece il risarcimento delle spese legali sostenute dalla donna.

La storia

Un banale incidente stradale sul lungomare sud. È lì che nel tardo pomeriggio del giorno di festa per antonomasia l’aggressione è andata in scena. Succede che un dipendente al servizio di Paesani da alcuni mesi si scontra con un’altra vettura. In attesa dell’arrivo dell’ambulanza il conducente incolpevole telefona alla fidanzata e le chiede di andare sul posto perché sicuramente lui non sarebbe stato in grado di guidare. La stessa richiesta di aiuto il cameriere la fa a Paesani che si trova a casa con le due ragazze. Quando la donna originaria del Maghreb arriva sono già sul posto ambulanza e Polizia locale. Non c’è invece traccia del ristoratore che però fa sentire subito il suo peso stando alla vittima dell’aggressione non appena i loro sguardi si incrociano. Paesani, farà scrivere nella denuncia la ferita, ha subito iniziato a ricoprirla di insulti e contumelie anche a sfondo razzista (aggravante contestata dalla Procura ma non riconosciuta dal Tribunale). Dalle parole ai fatti il passo è stato breve. Paesani le si è avventato addosso e dopo averla strattonata per i capelli l’ha colpita con un pugno al torace che l’ha fatta piegare in due. Capelli a cui si attaccano anche le ragazze che la fanno cadere a terra. Gli agenti che stanno rilevando l’incidente si accorgono del parapiglia dalle urla della donna e corrono in suo aiuto. Riportata la calma chiedono l’intervento di una seconda ambulanza che porta la signora al Pronto soccorso dell’ospedale Ceccarini di Riccione. Qui i medici, dopo averla sottoposta a numerosi accertamenti, mettono a referto d’aver riscontrato la frattura di tre costole per una prognosi di 40 giorni salvo complicazioni.

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