Rimini, piazza Malatesta. I residenti: "La notte non si dorme"

«Se ai responsabili del locale hanno notificato di essere stati denunciati dalla Polizia locale, l’informazione non ha avuto l’effetto da noi auspicato. La notte continuiamo a non dormire». È il commento indignato fatto all’unisono da tutti i condomini di un palazzo della zona di piazza Malatesta alle prese con rumori e schiamazzi prodotti da un locale al piano terra di un condominio con abitazioni private e dai suoi avventori. Una situazione cronicizzata nel quadrilatero della movida del centro storico, contro cui questi residenti, tutti proprietari dei loro appartamenti, stanno combattendo già da prima del Covid. Lo scorso luglio quando dalla Polizia locale è arrivata ai condomini la notizia ufficiale che il caso era approdato negli uffici della Procura della Repubblica dove le divise del comune ipotizzano la violazione dell’articolo 659 del codice penale “disturbo alla quiete pubblica”, «speravamo che la situazione finalmente si normalizzasse. Invece nulla è cambiato. Chiasso e schiamazzi stanno continuando, anzi sono aumentati perché gli eventi del locale si sono dilatati e le serate di apertura si sono dilatate, sono diventate quattro dal mercoledì al sabato».

Danze fino alle 3

E questo è solo una parte del problema. «Oltre alla musica infatti, - evidenziano gli inquilini - sia d’inverno che d’estate il locale si allarga all’esterno, i clienti occupano l’intera sede stradale, costringendo le auto a fermarsi e a fare la gincana tra gli occupanti. In estate vengono addirittura collocati tavoli e sedie direttamente sulla carreggiata. È difficile immaginare cosa significhi avere capannelli di giovani che strillano e ballano sotto le finestre fino oltre le 3 di notte. Il disturbo, soprattutto per chi ha le camere da letto sopra il locale, è insopportabile, il volume degli schiamazzi è tale come se questa gente fosse dentro casa. Questo accade anche nei giorni feriali, un grosso problema per chi la mattina va a lavorare». Diversi residenti hanno cercato di trovare una mediazione con la proprietà. Le risposte ricevute, assicurano, non sono state quelle consone a trovare una mediazione e la situazione è ormai ferma da diverso tempo, in attesa che qualcosa cambi.

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