Rimini, muore a 105 anni e dona 150mila euro per l'ospedale

Ultracentenaria, generosa, legata a Rimini e al suo ospedale. Così tanto attaccata da lasciare in eredità all’Infermi 150mila euro. Da destinare, alla sua morte, alla ristrutturazione del reparto di day hospital oncoematologico e al progetto di umanizzazione dell’hospice. Stiamo parlando di Cia Cantoni, nata a Montecolombo nel 1917, trasferitasi poi a Rimini da giovane, e deceduta nel marzo dello scorso anno a 105 anni.

L’eredità

Spiega Elisabetta Montesi, funzionaria dell’ufficio amministrazione dell’Ausl Romagna: «In questi giorni, assieme agli eredi della signora, abbiamo prima definito la pratica di accettazione del lascito e poi stabilito come investire il denaro. Così, visto che la signora aveva deciso di fare questa buona azione in memoria della figlia che aveva avuto problemi oncologici, abbiamo stabilito di investire i soldi in un progetto legato al miglioramento dell’area accoglienza e cura del day hospital del reparto di oncologia, 1000 metri quadri, compresi spazi e arredi». Una cifra, dunque, che arriva al momento giusto, visto che l’Ausl aveva intenzione di rimodernare, proprio, il reparto di oncologia dell’Infermi. Sottolinea ancora Elisabetta Montesi: «È vero. Questi 150mila euro ci permetteranno di far partire, già a maggio, i lavori per ristrutturare il day hospital e l’area hospice, luogo di accoglienza e ricovero per malati verso il termine della vita, e di finirli entro settembre. Diciamo che è stata una bella sorpresa, perché inattesa e arrivata, soprattutto, al momento più opportuno. Basti pensare, infatti, che la spesa complessiva dell’intera operazione sfiorerà i 400 mila euro».

La generosità dei riminesi

Un lascito quello della signora Cia, che, però, non risulta essere il solo per l’ospedale Infermi. Perché, se in questo 2023 figura ancora come unico, nel 2022 non lo sarebbe stato. Visti gli altri lasciti, ma anche donazioni, registrati. Conferma la funzionaria Ausl: «Fermo restando i ringraziamenti alla signora Cia e ai suoi eredi per questa scelta testamentaria, devo dire che lo scorso anno abbiamo ricevuto lasciti e donazioni da una cinquantina di benefattori riminesi». Non solo patrimoni o parti di patrimoni ceduti post mortem, quindi, ma anche ricchezze donate in vita. Attraverso vere e proprie scelte di natura filantropica: Conclude Montesi: «Diciamo che a Rimini c’è molta predisposizione verso il prossimo. Nel 2022, ad esempio, grazie a lasciti testamentari e donazioni fatte da cittadini, ma anche da aziende e associazioni, abbiamo ricevuto qualcosa come 651mila euro, tra denaro liquido, 300mila euro, e beni immobili, 351mila euro. Soldi che abbiamo investito in diversi progetti legati all’Infermi».

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