Rimini. Mostra su Pablito: dai trofei alle scarpe di Italia-Brasile

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RIMINI. Il Grand Hotel, simbolo di un grande maestro del cinema mondiale, Federico Fellini, preso in prestito dal mondo del calcio per celebrare l’icona della nazionale italiana: Paolo Rossi. È stata, infatti, aperta martedì, nella sala “Tonino Guerra” del 5 stelle di Marina centro, la mostra dedicata al grande centravanti, che coi suoi sei gol fece vincere all’Italia il Campionato del mondo nel 1982. Un’iniziativa voluta da Master Group Sport e supportata dalla Regione che nel giorno dell’inaugurazione ha visto la partecipazione di Arrigo Sacchi, che ha testimoniato il forte legame che c’era tra Pablito e tifosi italiani. Presenti anche il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e la moglie di Rossi, Federica Cappelletti, presidente della “Paolo Rossi Foundation” che ha voluto fortemente questa iniziativa.

“Campioni del mondo”

La mostra (che resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 22, ingresso gratuito) chiuderà i battenti, venerdì 30 giugno, in occasione dell’evento del gran galà di apertura ufficiale del Calciomercato, organizzato da Adise e Master Group Sport. L’allestimento prevede di creare attraverso telai, pannellature, stampe, totem, stendardi, box, monitor e bacheche, un percorso dagli esordi al lascito di Paolo con oltre 200 reperti unici, inclusi i trofei più importanti: Pallone d’oro 82 France football, Scarpa d’oro capo capocannoniere Spagna 82, Pallone d’oro miglior giocatore Spagna 82, e ancora gli scarpini indossati da Rossi in Italia-Brasile 3-2, e infine una riproduzione della Coppa del Mondo vinta dagli Azzurri. L’iniziativa inoltre, ospita al suo interno un progetto di realtà virtuale che darà ai visitatori la possibilità di rivivere attraverso dei visori Oculos i tre goal al Brasile seduti nelle tribune del vecchio stadio Sarrià di Barcellona. La mostra “Paolo Rossi, ragazzo d’oro” sarà riproposta altre due volte, il prossimo autunno, a Bologna e Modena. Commenta Stefano Bonaccini: «È un onore poter ospitare a Rimini questa mostra. Un omaggio piccolo, ma sentito, dedicato a Paolo e alla sua famiglia. Un modo per ricordarlo e spiegare a chi è venuto dopo la sua grandezza. Questa testimonianza di valori è poi un altro segnale che arriva da una terra che vuole ripartire dopo la drammatica alluvione e farlo insieme, senza lasciare indietro nessuno».

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