Rimini. Lega, grandi manovre: nasce il Comitato Nord

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Il congresso è stato celebrato in un mare di polemiche e come è andato fa parte del passato: Elena Raffaelli eletta per acclamazione segretaria provinciale della Lega. In quei giorni di dicembre, però, fra i vari esponenti del Carroccio sono volate parole infuocate dedicate soprattutto alla gestione dell’onorevole Jacopo Morrone accusata di autoreferenzialità, trasparenza ridotta al lumicino anche in chiave congressuale, candidati alle varie tornate elettorali scelti all’interno di quattro mura, risultati non certo entusiasmanti.

L’ex segretario provinciale Bruno Galli lo ha scritto nero su bianco («siamo passati dal 34 per cento al 7,2 delle ultime politiche») nella lettera in cui annunciava il suo disinteresse al congresso di dicembre. Venne presto imitato da molti esponenti del Carroccio: il consigliere regionale Matteo Montevecchi, i consiglieri riminesi Andrea Pari e Loreno Marchei, quello di Santarcangelo Gabriele Stanchini, fino all’ex segretario riminese Oscar Fabbri.

Le nuove strategie

Dopo i boati di fine 2022, i fuochi d’artificio sembrano finiti anche se le ragioni del malcontento nei confronti di Morrone sono ancora tutti ben presenti, al limite celati sotto la cenere.

Per ora succede questo. Come già in molte altre città da settimane a Rimini si è messa in moto una rete di contatti che, in sintonia con i coordinatori di altre realtà italiane, al più presto vuole portare alla nascita del “Comitato Nord” voluto da Umberto Bossi per riesumare lo spirito iniziale della Lega, una sorta di “corrente” capace di portare nuova linfa al partito guidato da Matteo Salvini. La missione è quindi ampiamente propositiva e collaborativa, ma chi mastica un filo di politica non può fare finta di non sapere che un gruppo quando diventa maggioritario all’interno di un partito poi si mette al timone. Si vedrà.

Per ora i fili del Comitato Nord sono tirati da Marzio Pecci, ex capogruppo riminese della Lega che ha conteso Palazzo Garampi ad Andrea Gnassi nel 2016. Siccome fra gli obiettivi del nuovo soggetto c’è anche e soprattutto quello di fare recuperare consensi al Carroccio, allargare il dialogo alle forze della società a cominciare dalle categorie e dai territori, per non parlare poi di fare riavvicinare quanti in questi anni si sono via via defilati, non è un azzardo immaginare la formazione di una “santa alleanza” fra quanti hanno pubblicamente manifestato il proprio dissenso nei confronti dell’onorevole Morrone.

A questo punto giova ricordare le parole di Elena Raffelli dopo l’incoronazione a segretaria. «Uniti si vince tutti, divisi si perde tutti. Dobbiamo ridare ai cittadini il senso dell’identità e dell’appartenenza, la speranza e la fiducia». Lo afferma anche il Comitato Nord. Bisogna vedere chi lo dirà meglio.

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