Rimini. La solidarietà lungo la via Emilia: ecco come aiutare gli alluvionati

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Emergenza alluvione, al via la raccolta fondi di Santarcangelo. Ven éulta, Pro loco e Città Viva scendono in trincea per gli alluvionati. Intanto l’associazione Teambòta ha effettuato ieri una raccolta solidale da dirottare su Forlì. L’emergenza meteo ha risparmiato la città all’ombra del Campanone che ora chiama a raccolta gli abitanti a sostegno delle città immerse nel fango. Ad indire una raccolta fondi sono state la Pro loco, le associazioni dei commercianti “Città viva” e Ven éulta Santarcangelo che gestisce l’Emporio solidale del Comune “Uiè da Magne”. Chi desidera effettuare una donazione, potrà farlo sul conto corrente della Pro loco: IT29 A088 5268 0200 2101 0274 241 - Romagna Banca, filiale di Santarcangelo, oppure recandosi in uno dei quasi 70 negozi che hanno già predisposto un piccolo cofanetto per le donazioni con il marchio di “Santarcangelo aiuta”. Illustra così il progetto Giorgia Spada, responsabile dell’Emporio e di “Ven éulta”: «In questi giorni siamo stati contattati da tantissime famiglie in difficoltà, alcune già note all’Emporio solidale. Con questa iniziativa speriamo di dare il via ad una collaborazione di solidarietà, attiva anche più avanti, e che possa raggiungere sempre più persone, dentro e fuori la città».

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Al fianco delle comunità più colpite dal disastro si adopera anche l’associazione riminese Teambòta che ripercorre con un racconto «da brividi» l’arrivo in un quartiere in provincia di Forlì, dove hanno portato aiuto ai residenti. Raccontano dalla rete di volontari: «Case e oggetti sono tutti dello stesso colore: quello del fango. Quintali di oggetti irrecuperabili, quasi tutti irriconoscibili e indistinguibili, pezzi di vita e ricordi che si sono ridotti ad una catasta disordinata di ingombri». A colpire i volontari è stato anche lo sgomento dei forlivesi quando sono riusciti ad accedere alle cantine, dopo giorni, «per recuperare quasi nulla e buttare via quasi tutto». Da qui l’invito di Teambòta a sostenere i nuclei colpiti: «La comunità è attiva, sta reagendo, ma ha ancora tanto bisogno di persone che diano una mano sul campo, munite di stivali, guanti, tira acqua, pale e secchi». Perciò, spiegano dal gruppo, ieri sono tornati a Forlì con altri volontari, invitando a portare tra l’altro, cartoni vuoti nella sede di via XX Settembre 20 a Rimini. Non solo attrezzi, aggiungono, ma anche «speranza e sorrisi, per dare forza a chi si trova in questa situazione».

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