Rimini. La nonnina in fuga dalla Rsa trova una nuova casa

Fine dell’odissea: Bice ha trovato la casa dei sogni. La Comunità di Sant’Egidio tende la mano all’81enne, fuggita ad inizio aprile da una Rsa di Faenza e diretta verso la Riviera, in cerca di ricordi felici ma soprattutto della sua libertà. S’interromperà prima del previsto il conto alla rovescia lanciato verso il 29 maggio, limite massimo stabilito dal Tribunale di Ravenna, perché la nonnina trovasse una coinquilina con cui dividere le spese, lasciandosi alle spalle la casa di riposo.
Dinamiche insperate
A comunicare la novità, nella giornata di ieri, è l’avvocato della signora, Giuliano Lelli Mami che spiega: «Sono stato contattato dalla comunità Sant’Egidio (fondata nel 1968 da Andrea Riccardi, ndr) che ha offerto alla mia assistita la possibilità di andare a vivere a Roma in un piccolo appartamento».Un passo a misura dei sogni di Bice. «La proposta consiste in una sorta di cohousing che mette a disposizione una camera con bagno, oltre a diversi spazi comuni». Quanto all’importo, il legale accenna a una somma molto abbordabile, anche rispetto alla modesta pensione, su cui può contare la nonnina, di recente salita alla ribalta delle cronache.
Il periodo di prova
A far propendere Bice per il “sì” è il fatto che non si tratterebbe di una coabitazione, impostata su delicati equilibri, bensì di un nuovo inizio da condividere con altre persone anziane, fermo restando che ciascuno degli inquilini, oltre alla propria camera e alla stanza da bagno, godrà anche di un ingresso personale.Nessuna esitazione quindi per Lelli Mami.
«Ritengo che questa sia la soluzione migliore. Tra l’altro la Comunità di Sant’Egidio sta dimostrando grande sensibilità nei confronti della signora offrendole la possibilità di saggiare l’offerta, trascorrendo senza alcun impegno né spesa, una settimana nella dimora romana». Dopo aver ragionato con Bice, lei si è detta subito disponibile al tentativo. Il coraggio del resto non difetta alla paladina dei diritti degli anziani.