Rimini, la maglietta "Tin Bota" è un successo

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Sono finite praticamente subito le magliette “Tin Bota” ideate per sostenere la Romagna travolta dalle alluvioni. La campagna di solidarietà nasce da un’idea della cooperativa Bagnini Rimini sud insieme a Confartigianato imprese demaniali. È andata talmente bene che la raccolta fondi non si arresta, la maglietta ha richieste in pratica da tutta Italia e anche dall’estero, dalla Germania. Gli organizzatori stanno organizzando l’invio di una maglietta a Ursula von der Leyen che al termine della sua visita alle zone alluvionate disse “Tin Bota l’Europa è con voi”.

“Teniamo botta”

Ieri mattina era previsto il lancio delle prime 500 t shirt ed è andato così bene che sono già partite una seconda e una terza produzione. Merito del bagnino della zona 121 che per primo con i lettini ha scritto sulla sabbia Tin Bota e (soprattutto) di Ursula von der Leyen. «Troveremo il modo di fargliene avere una» ha assicurato Primo Olivieri, “regista” dell’operazione magliette della solidarietà. «L’offerta minima è 5 euro, ma c’è chi ne lascia quindici, venti. È incredibile. Da questa mattina imbusto magliette. Ce le chiedono da tutta Italia, associazioni, semplici cittadini. Anche dall’estero. Dalla Germania. Chi se lo immagina un successo del genere. Siamo contenti. “Tin Bota” nasce dal cuore. Abbiamo turisti che sono venuti da Riccione, percorso anche quattro chilometri sulla battigia, per venire a prendere la maglietta. Tutti poi quando se ne vanno si raccomandano di andare avanti e ovviamente ci danno il cinque raccomandandosi: “Tin Bota”».

“L’esercito del bene”

Il presidente di Confartigianato imprese demaniali, Mauro Vanni, conferma il “tutto esaurito” e si sta provvedendo ai rifornimenti. «Già la prima edizione ha richiesto uno sforzo straordinario, tutto in poche ore».

La premessa pare sia stata rispettata. «Ci auguravamo che la t shirt diventasse una specie di divisa del villeggiante perché lo popolazioni ancora in difficoltà, i nostri fratelli romagnoli sappiamo che saremo sempre e comunque al loro fianco. Ci sono i volontari che ogni giorno lavorano e si impegnano e ci sono azioni che poi si concretizzano in un sostegno economico, anche questo è fondamentale quando bisogna ricominciare».

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