Rimini, la furia dei tassisti: "Il traffico è un caos"

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Caos traffico, tariffe bloccate da 14 anni, nodo abusivi. Sui tassisti riminesi gravano diverse problematiche. Tutte pressoché irrisolte. Da anni. Ed alcune appesantitesi proprio nell’ultimo periodo, in concomitanza con la realizzazione del Parco del mare e della nuova piazza Malatesta. Criticità che, ieri mattina, sono state affrontate nel corso di una commissione consiliare convocata dal presidente Matteo Zoccarato (Lega): presenti oltre ai responsabili delle cooperative tassisti, anche l’assessore alle Attività Economiche, Yuri Magrini, e consiglieri dell’opposizione e della maggioranza. Commenta Alessandro Taranto, presidente della cooperativa Taxi di Rimini: «Sono tanti i nodi da sciogliere. Ma partiamo dal traffico naturalmente, il più urgente. Intanto, preciso che siamo 71 tassisti dotati di regolare licenza. Un numero più che sufficiente per coprire il servizio, che, quindi, non andrebbe modificato attraverso il rilascio di nuove licenze: inutili e dannose per la categoria».


Piazza Malatesta

Ma la «madre di tutti i problemi», secondo i tassisti, «è il traffico: durante le grandi fiere, tipo Ttg, Ecomondo, Sigep, è quasi impossibile procedere. Se non a passo d’uomo. Con tempi di percorrenza lunghissimi e con clienti infuriati per il costo elevato della corsa». Eloquente l’esempio del presidente della cooperativa Taxi: «In caso di eventi di forte richiamo riesco a completare, dalle 17 alle 20, tre corse: fiera-hotel carico, hotel-fiera scarico-fiera-hotel carico. Sempre imbottigliato nel traffico. E la zona mare rivoluzionata del Parco del mare: ne vogliamo parlare? Portare un cliente, d’estate, da piazza Tripoli al Grand Hotel ci porta via 20 minuti, tra bus fermi a scaricare passeggeri e auto incolonnate in viale Vespucci, unica arteria rimasta transitabile». Continua Taranto: «Per non parlare poi di piazza Malatesta, teatro Galli, piazzetta San Martino: qualcuno ci spieghi come dovremmo fare per caricare o scaricare passeggeri se non a centinaia di metri di distanza? Ma anche la chiusura del ponte Tiberio che non ha avuto alternative è un problema gigante».
Tariffe e tassametro
Non solo traffico. Taranto rilancia altre criticità, come quella dell’abusivismo: «Di gente senza licenza che s’improvvisa tassista ne vediamo diversa durante le fiere e la stagione estiva. Ma quello che maggiormente ci infastidisce sono i colleghi di San Marino che vengono, molto spesso, a cercare clienti a Rimini. Senza poterlo fare, perché non c’è alcun accordo bilaterale tra la Repubblica e l’Italia che lo permetta». Infine, il nodo tariffe: «Sarebbe ora che venissero aggiornate all’inflazione. L’aumento della benzina non possiamo scaricarlo sul cliente, perché il tassametro è tarato a 14 anni fa. Ma anche i pedaggi. Se accompagniamo un cliente in aeroporto dobbiamo pagare noi 2,50 euro. Non è normale».

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