Rimini. L'inquilina: acqua in casa, non pago l'affitto da anni

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«Non abbiamo più pagato l’affitto a causa delle copiose fuoriuscite di acqua nell’abitazione». Così Asma Delli inquilina dell’appartamento situato in via Pomposa 25 a Rimini, spiega i problemi avuti con la proprietaria dell’immobile Sandra Campidelli.

La storia

Il caso è stato portato alla luce dalla trasmissione di Rete 4, Fuori dal coro. La signora Delli, che vive in quell’abitazione di 100 metri quadrati con il marito e i due figli, ha pagato i primi due mesi di affitto, novembre e dicembre 2019 (750 euro al mese) e poi, da gennaio 2020, basta fino ad ora.

La donna – tramite lo studio legale dell’avvocato Vania Bagli – fa sapere che «c’erano delle copiose fuoriuscite di acqua sul pavimento delle camere da letto e delle infiltrazioni sui muri perimetrali, che si erano evidenziate fin da subito sull’immobile e dovute alla risalita di acqua dal terreno in mancanza di una idonea impermeabilizzazione».

«La mia assistita, Asma Delli, dopo diversi tentativi bonari infruttuosi – afferma lo studio legale – è stata costretta a richiedere alla signora Campidelli di adempiere al contratto di locazione, effettuando gli interventi di manutenzione straordinaria necessari ad eliminare le copiose fuoriuscite di acqua».

Un problema «accertato anche dalla consulenza tecnica del Tribunale di Rimini, che avevamo richiesto noi, nel corso del giudizio di opposizione allo sfratto per morosità». Il giudice con ordinanza del 13 novembre 2020 «non ha convalidato lo sfratto, respingendo la domanda di rilascio dell’immobile, poichè la proprietaria non aveva “messo in atto gli interventi necessari a risolvere le problematiche dell’immobile” posto che l’appartamento era stato valutato come “antigienico” dall’Ausl, certamente non per mancata areazione dei locali da parte della conduttrice, come spiegava Campidelli».

Quindi «la signora Asma Delli con la sua famiglia ha occupato legittimamente l’immobile, rifiutando di adempiere al pagamento del canone perché la proprietaria era inadempiente. E con il compagno e i figli è stata costretta ad accamparsi nell’unico locale agibile della casa, anche durante il lockdown Covid, in quanto la proprietaria non ha mai acconsentito ad eseguire i lavori necessari a risanare la casa».

La sentenza finale

La sentenza del 12 settembre scorso ha concluso la causa di merito con la risoluzione del contratto e intimando a Delli e famiglia di lasciare l’abitazione entro il 12 ottobre. Però «riconosce in favore di Campidelli solo una parte del canone – fa notare l’avvocato Bagli –, cioè quella relativa alla porzione di immobile utilizzata dalla famiglia. Sentenza che a tutt’oggi non è stata notificata, né è stata richiesta la sua esecuzione». In quella sentenza il giudice faceva però notare che Asma Delli «non ha offerto il pagamento di alcuna somma neppure dopo il deposito della consulenza tecnica e non ha partecipato ai numerosi tentativi di conciliazione». Secondo il legale «assenze per problemi oggettivi».

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