Rimini, l'invasione dei tifosi di calcio nordirlandesi: "Svuotati un centinaio di fusti di birra" VIDEO GALLERY

Una marea verde. Che tracima ovunque, in particolare sul lungomare, in prossimità dei pub, dal Bounty al Rose & Crown. Sono i tifosi dell’Irlanda del Nord che ieri, ma erano già tanti anche mercoledì, hanno invaso Rimini, in vista della partita di calcio, valevole per il girone di qualificazione ai Campionati Europei, contro il San Marino andata in scena sempre ieri sera.

Sul campo l'Irlanda del Nord ha vinto 0-2 (doppietta di Dion Charles), con gli applausi del pubblico di casa per Berardi al ritorno in nazionale dopo due lunghi anni e una prestazione discreta della nazionale sammarinese al debutto nelle qualificazioni europee. 

Famiglie di tifosi

Prima della gara, ieri, migliaia di uomini, giovani ed anziani, ma anche di donne e perfino di bambini, tutti con indosso la maglia verde della loro nazionale, si sono riversati, di prima mattina, sul Parco del mare per gustare un inizio primavera a tutto sole e temperature pre-estive (20-22 gradi). Commenta Giuliano Lanzetti, titolare del Bounty: «Oggi (ieri, ndr) abbiamo aperto alle 10. Ed erano già lì ad aspettarci, tutti fuori dal locale. Poi, una volta aperto, si sono seduti ai tavoli, la gran parte all’esterno, e, petto nudo a prendere il sole, ci hanno ordinato l’immancabile boccale di birra». Se ne sono contati a centinaia, fino a sera, anzi, fino a notte tarda, quando, al termine della gara disputata sul Titano, sono ridiscesi in Riviera per riaffollare locali e pub.

Incassi record

Continua Lanzetti: «Impossibile contarli, ma un seicento-settecento saranno stati sicuramente. Almeno qui da me, perché poi chissà quanti altri avranno scelto altri pub. Gente pacifica, per fortuna, che ama bere birra e vodka e divertirsi. Vi dico solo questo: se ne saranno andati almeno una settantina di fusti di birra e una quarantina di cartoni di vodka. E se pensate che ogni fusto è di 30 litri e ogni cartone di 6 litri, il conto di quello che si sono scolati è presto fatto». Parliamo, insomma, di qualcosa come 2100 litri di birra e 240 litri di vodka. «Proprio così – precisa il proprietario del Bounty –. Ma devo dire che oltre cantare, ballare, e prendere il sole, non hanno fatto altro. Un popolo tranquillo quello nord irlandese. Nonostante questo, però, come locale abbiamo deciso ugualmente di potenziare la sicurezza con sei addetti alla security. Non si sa mai». Incassi record, dunque. Conferma Lanzetti: «Sembrava di essere già a Ferragosto, anzi forse è andata anche meglio». Una nota stonata, purtroppo, c’è stata: le tante bottiglie di vetro svuotate e lasciate a terra. Stigmatizza il proprietario del pub del “pirata”: «Nonostante l’ordinanza comunale che vietava la vendita di bevande in vetro, molte attività hanno trasgredito, vendendo, ugualmente, birra in bottiglia. Con tutti i rischi del caso. Basta poco, infatti, in questi casi, basta un ubriaco che ne lancia una, e il patatrac è fatto». E se al Bounty contano gli scontrini e sorridono, al Rose&Crown, un centinaio di metri più a sud, in piazza Marvelli, si fregano le mani. Chiosa Roberto Di Angelo, figlio del noto Richard, il proprietario: «Alle 10 abbiamo iniziato a servire birra, pancetta, uova e salsiccia e non ci siamo più fermati. Un via vai continuo: per un centinaio che lasciavano liberi i tavoli per recarsi in centro storico o per raggiungere la spiaggia, altri cento arrivavano ad occupare i posti vuoti. E tutto questo fino a tarda notte. Avranno svuotato un centinaio di fusti di birra. Diciamo che di queste partite con l’Irlanda ce ne vorrebbero una a settimana (ride, ndr)».

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