Rimini. In 230 si candidano a diventare il dinosauro Piadyno

Con Piadyno riparte la terapia del sorriso all’ospedale Infermi di Rimini. Il dinosauro blu, cacciato dall’isola dei dinosauri per il suo colore diverso, torna in corsia per creare buonumore tra i bambini del reparto di Chirurgia pediatrica e per educarli all’integrazione. L’iniziativa, nata dalla fantasia e dal genio creativo di Fabrizio Bove, impiegato Inps con tanto talento artistico, e promossa dall’associazione onlus La Girandola, partirà il 15 aprile, subito dopo l’inaugurazione del reparto. «L’unico problemino è trovare la persona adatta, che riesca ad interpretare Piadyno – spiega Bove -. Per questo, ieri (lunedì, ndr), abbiamo messo un annuncio sul profilo facebook dell’associazione. E, incredibile, ma vero, in poco meno di 24 ore abbiamo avuto oltre 600 condivisioni e 230 risposte giunte da ragazzi e ragazze di diverse regioni italiane, ma anche uomini, disposti a indossare il costume anche gratuitamente, nonostante il servizio preveda, comunque, un piccolo compenso». E’ il solito cuore degli italiani che esce fuori quando il bisogno chiama. «E questo ci riempie di gioia – sottolinea Bove -. Comunque, quello di cui abbiamo bisogno è una persona allegra e di spirito, alta 1 metro e 80, 1 metro e 85 centimetri, perché con altezze inferiori o superiori il pupazzo non funziona al meglio poiché si accartoccia oppure scopre braccia e gambe». Piadyno, guidato da Giada Petronio farà trascorrere, per due giorni alla settimana, qualche ora (dalle 16 alle 18) di felicità ai bambini della Chirurgia pediatrica, per un periodo che andrà da metà aprile fino a metà luglio e da metà settembre fino a metà dicembre. «La pandemia ha interrotto quello che due anni fa avevamo iniziato – commenta ancora Bove -, ma la voglia di esserci e di stare vicini ai bambini che soffrono non ci ha fermato. Da qui la riproposizione del progetto e l’accettazione da parte della direzione dell’Infermi. Il compito di Piadyno – precisa poi il suo creatore - oltre quello di strappare qualche risata ai bimbi malati, sarà quello di educarli all’integrazione. Anzi, ancora meglio, a farsi integrare. Perché da dinosauro diverso si aspetta dai suoi amichetti umani amore, comprensione e tanti abbracci».

Non solo Piadyno e pupazzi animati. Bove nella sua ecletticità artistica ha toccato anche la sfera musicale, legata sempre al mondo dei bambini. «E’ vero – conferma Bove -. E come con Piadyno, che ho creato per via delle continue domande che mio figlio mi poneva, da piccolino, sulle diversità e sul significato di integrazione che io sempre ho cercato di insegnargli, così è nata la canzone il “Bambino e il mare”. Brano scritto da me con musiche di Alessandro Casadei e Francesco Itritardi e che si è classificato terzo alla 63esima edizione del festival dello Zecchino d’Oro, quella del maggio 2021».

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