Rimini. Il prefetto: "Controlli hotel, 18 interdittive antimafia"

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Prefetto Giuseppe Forlenza, come sta andando questa estate a livello di sicurezza rispetto alla scorsa?

«È presto per fare un bilancio, molti sono ancora gli eventi di grande richiamo in programma nell’ulteriore scorcio della densa stagione estiva di questa provincia, tuttavia in questa prima fase abbiamo registrato un complessivo calo della delittuosità rispetto allo stesso periodo della scorsa estate, soprattutto in relazione ai reati predatori. Il dispositivo pianificato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, da me presieduto, ha tenuto conto dei diversi versanti di prevenzione e di controllo, dalle strade urbane ed extraurbane al tratto autostradale di riferimento, dalle stazioni all’aeroporto, dalle spiagge al mare della costa di competenza. Su quest’ultimo versante, proprio nei giorni scorsi è stato sottoscritto dai Comuni di Bellaria Igea-Marina, Cattolica, Misano Adriatico e Riccione, il Protocollo d’intesa “Spiagge sicure – Estate 2022”. Fondamentali gli apporti forniti in ausilio dalle specialità della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza provenienti anche da altre aree geografiche e, sul fronte marittimo, dalla locale Capitaneria di Porto».

Quali sono le criticità che si stanno affrontando? Quali aspetti sono migliorati, sempre a livello di sicurezza, con l’allentamento della pandemia?

«La stagione estiva 2022, grazie alle opportunità offerte da una sostanziale riapertura post pandemia e alle modificate condizioni relazionali, è esplosa, forse ancor più di quanto preventivato, con una straordinaria movimentazione di persone e di mezzi. Anche sul fronte della sicurezza e dell’ordine pubblico il focus tenuto sulle azioni di contrasto alla pandemia si è modificato per l’affievolirsi delle disposizioni restrittive, pur proseguendo con una vigilanza di tipo prudenziale per un virus tutt’ora presente. In tale contesto più che criticità specifiche, come forse potrebbe essere quella delle bande giovanili, si potrebbe dire che l’attenzione è correlata al numero stesso delle presenze in riviera e quindi intrinseca nell’origine della pianificazione, che deve tener conto, per fortuna del territorio e della sua economia e vivacità, di milioni di turisti in transito che si aggiungono alla popolazione residente. Ma le forze dell’ordine, le Polizie municipali, le associazioni di volontariato e tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, in questo territorio sono abituati a lavorare insieme e quindi anche per me il compito di dare impulso ad un necessario coordinamento generale risulta essere certamente agevolato».

L’aumento delle forze dell’ordine sul territorio c’è stato? E se sì, ha inciso sulla sicurezza?

«Ancora una volta il ministero dell’Interno, attraverso il Dipartimento della Pubblica sicurezza, ha guardato alla provincia di Rimini con estrema attenzione incrementando la quota di unità delle forze dell’ordine destinate per la stagione estiva a questo lembo di riviera con l’invio di 287 unità. Risorse che unite a quelle già sempre presenti sul territorio incidono in termini di maggiore sicurezza. Sulla base delle decisioni assunte in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, Polizia di Stato e Carabinieri, con l’ausilio delle pattuglie della Guardia di Finanza, stanno intensificando i servizi coordinati con modalità operative che consentono una capillare presenza sul territorio, proprio al fine di garantire una più efficace vigilanza ed un controllo maggiormente mirato. Questo articolato e nutrito schieramento delle forze delle forze dell’ordine con il coinvolgimento delle Polizie locali consente di prevenire fatti che possono costituire un potenziale fattore di rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica. All’interno del Comitato sicurezza è stata approvata ad inizio luglio l’iniziativa della vigilanza sull’arenile di Rimini dalle ore 23 alle ore 7, affidata alle guardie particolari giurate con l’utilizzo di un Quad elettrico. Fondamentale, peraltro, è il ruolo dei sindaci proprio sulla sicurezza urbana, visto che oltre alle ordinanze, come ad esempio quelle che impediscono l’impiego di bottiglie di vetro in determinate circostanze, la regolazione oraria di diffusione della musica e l’illuminazione delle spiagge, possono sostenere l’implementazione dei sistemi di video sorveglianza».

A proposito di videosorveglianza, c’è stato anche un aumento per quanto riguarda le telecamere o ci sarà nel prossimo futuro?

«I sistemi di videosorveglianza risultano essere strumenti di grande utilità per le forze dell’ordine e, di conseguenza, tassello importante per la sicurezza delle comunità locali. Ciò premesso, occorre riconoscere che diversi Comuni della provincia, tra il 2020 e il 2021, hanno sottoscritto in Prefettura il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” che prevede, in particolare, ai fini della prevenzione e del contrasto alla criminalità diffusa e predatoria, il prioritario obiettivo dell’installazione o del potenziamento dei sistemi di videosorveglianza comunale, con particolare riguardo alle aree interessate da situazioni di degrado e di illegalità. Alcune Amministrazioni si stanno rivelando particolarmente attive anche con recenti iniziative, come pure c’è chi è riuscito ad attingere anche a risorse messe a bando dal ministero dell’Interno, ma certamente è auspicabile una ulteriore implementazione delle installazioni da parte dei Comuni e l’attuazione di una costante verifica manutentiva, affinché le dotazioni strumentali siano sempre in piena efficienza».

Per quanto riguarda la criminalità organizzata e le infiltrazioni, il territorio di Rimini ha mostrato dei segnali, come possono essere eventuali numerosi passaggi di proprietà di hotel, che fanno temere situazioni a rischio?

«Il Protocollo per la legalità e lo sviluppo del settore ricettivo – alberghiero siglato a settembre del 2020 ha visto i Comuni impegnarsi a sottoporre alle verifiche di prefettura e forze dell’ordine. un significativo campione di inizio attività come modifiche e subingressi, nel settore turistico alberghiero, avvalendosi anche di eventuali indicatori di rischio e delle anomalie individuate: la frequenza dei cambi di gestione della struttura ricettiva interessata nell’ultimo quinquennio; la tipologia della struttura ricettiva; l’età anagrafica del richiedente, superiore a 60 anni, e la provenienza da contesti territoriali di particolare interesse investigativo sotto il profilo antimafia. Al riguardo, il Gruppo ispettivo antimafia, che si riunisce periodicamente presso la prefettura, prosegue l’attività di analisi a campione delle situazioni ritenute a rischio di infiltrazioni a seguito di cessioni o subingressi. Finora sono state adottate per questo specifico settore 18 comunicazioni interdittive antimafia».

Le difficoltà legate ai disordini dei giovanissimi sono diminuite o rimangono in linea con lo scorso anno?

«Quello delle bande giovanili è un fenomeno che viviamo soprattutto d’estate e che riguarda non solo questa provincia ma l’intero territorio nazionale. Per quanto riguarda quest’area geografica sono minorenni, perlopiù magrebini e italiani di seconda generazione, che si danno appuntamento sui social e arrivano nel fine settimana a Rimini e a Riccione. Molti sono stati identificati, altri lo saranno con le immagini delle telecamere, e qui è lampante l’utilità dei sistemi di videosorveglianza. Posso comunque dire che dai dati pervenuti dalle forze dell’ordine si rileva che sono diminuite le situazioni di conflittualità tra i giovani, ad esempio le risse, e anche quelle che vedevano i minori come vittime dei reati. Il concetto di sicurezza non può però essere legato solo al numero di uomini sul territorio. Tutto concorre alla sicurezza che va declinata nelle sue accezioni di sicurezza partecipata, sussidiaria e integrata, partendo dalla sicurezza urbana e passando per la qualità dell’offerta turistico-culturale».

Il piano legato al Ferragosto cosa prevede quest’anno? Quanti uomini saranno impiegati?

«L’impiego di uomini e mezzi è ingente, superano le trecento unità. E oltre ai servizi straordinari di prevenzione e controllo in atto fin dall’inizio della stagione estiva con particolare riguardo ai week end sull’intero territorio provinciale, in occasione del ferragosto i controlli saranno rafforzati con strategie e modalità che sono state definite l’altro giorno dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, con mirati servizi nelle stazioni ferroviarie di Rimini e di Riccione, anche con il concorso dell’esercito italiano con il progetto “Strade sicure” e l’ausilio di unità cinofile. Poi una strategica presenza nei luoghi di maggiore aggregazione di persone come discoteche, parchi, piazze, delle principali località della riviera: inoltre il potenziamento delle attività di vigilanza sulle spiagge; un incisivo dispiegamento della Polizia stradale e di quella ferroviaria, con impegno 24 ore al giorno, e un consistente supporto delle Polizie municipali all’interno del piano di coordinamento e controllo del territorio. Ad esempio, è stata raddoppiata la presenza dei militari presso la stazione di Rimini con una diversa articolazione di un equipaggio che si sposta in orizzontale ed un altro che presidia l’ingresso con possibilità di affiancare la Polfer anche all’interno della stazione in caso di necessità. Sarà potenziato il controllo presso la stazione di Riccione dove è impiegata l’unità cinofila della Polizia municipale ed è in atto un rafforzamento dei servizi della Polstrada che ha intensificato l’azione di contrasto all’abuso di alcool e all’uso di sostanze stupefacenti».


Da luglio 2020 a Rimini, arrivato da Salerno

Giuseppe Forlenza è nato a Contursi Terme (Salerno), 58 anni, coniugato con tre figli. Entrato nei ruoli dell'Amministrazione civile dell'Interno nel 1990 è stato assegnato alla Prefettura di Alessandria. Trasferito nell'aprile del 1996 alla Prefettura di Potenza, ha ricoperto l'incarico di vicecapo di Gabinetto, capo Ufficio stampa e dirigente dell'Area ordine e sicurezza pubblica. Promosso viceprefetto nel 2006, è stato assegnato alla Prefettura di Campobasso. Nella prefettura di Salerno è stato per tre anni dirigente dell'Area enti locali ricoprendo successivamente sia l'incarico di Capo di Gabinetto sia quello di viceprefetto vicario (fino al 26 luglio 2020). Dal 27 luglio 2020 è prefetto di Rimini.

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