Rimini. Il parco eolico non porterà benefici in bolletta

«I ‘No’ a prescindere non mi sono mai piaciuti, ma prima di esprimere un parere sul Parco eolico in Adriatico vorrei conoscere i dettagli del progetto e, soprattutto, quali ricadute ci saranno per il territorio». Il sindaco Jamil Sadegholvaad commenta così l’intervista a Riccardo Ducoli, amministratore unico di Energia Wind 2020, la società che ha proposto il progetto e richiesto la concessione demaniale. «E’ evidente – sottolinea il sindaco - che se non vogliamo continuare a comprare energia dall’estero e se puntiamo a liberarci da questa forte dipendenza, dobbiamo lavorare sulle energie alternative, come, appunto, le rinnovabili. Ma senza un elaborato in mano è impossibile esprimere un parere. Certo, c’è l’aspetto normativo che incanala l’energia prodotta alla rete nazionale, ma di questo se ne occuperanno, eventualmente, i nostri tecnici. Ad oggi, per noi e per l’intera Riviera è fondamentale conoscere dettagli progettuali, benefici e impatto paesaggistico».

Ricaduta sul territorio: è proprio questo l’aspetto che interessa maggiormente i riminesi. Inteso come risparmi in bolletta e meno soldi da tirare fuori a fine mese per pagare luce e consumi degli elettrodomestici. Fa chiarezza l’assessora all’Ambiente, Anna Montini: «Gli impianti eolici non prevedono risparmi diretti in bolletta, perché l’energia prodotta viene immessa nella rete nazionale e non, come si potrebbe immaginare, in quella locale dove sono ubicati. Per cui per Rimini non ci sarà un’immediata riduzione delle spese per l’energia elettrica». Ma se non possono incidere direttamente sul portafoglio, impianti di questo genere influiscono sulla qualità della vita. Continua la Montini: «Tutti vogliamo un ambiente più pulito e meno inquinato: con l’eolico questo è possibile, perché l’energia prodotta è creata dalla forza del vento, senza immissioni nell’atmosfera di anidride carbonica o altre sostanze velenose. Diverso, invece, è il funzionamento di un impianto fotovoltaico, tipo quelli che vediamo installati sui tetti dei palazzi o dei capannoni. In questo caso l’energia prodotta dal sole può essere utilizzata direttamente da chi la produce, con forti risparmi in bolletta».

Gli altri benefici

Ma se mancano le ricadute economiche, la realizzazione del Parco eolico potrebbe offrire al territorio altri benefit. Di natura ambientale. «Ben vengano – conclude l’assessora -: la rigenerazione dell’ambiente marino e dei fondali, l’ecomuseo, la sostenibilità della pesca e dell’acquacultura, di cui parla il vertice della società, sono interventi che, se non influiscono in bolletta, potrebbero, però, determinare delle importati ricadute ambientali per il territorio».

E il presidente della Provincia, Riziero Santi, aggiunge: «Questi interventi aggiuntivi restituiscono alla Riviera quello che viene tolto in termini paesaggistici. Comunque, dobbiamo valutarli approfonditamente. Per ora, infatti, restano semplici intendimenti». Infine, l’assetto societario: una società veicolo (Spv), attualmente inattiva e con capitale di 10 mila euro, che l’amministratore ha così motivato: «Normale che per questo tipo di attività si costituisca una società veicolo (Spv – special purpose vehicle) in cui il suo unico scopo è la realizzazione di uno specifico progetto. Man mano che si sviluppa il progetto i soci lo finanzieranno conferendo le risorse necessarie: è il veicolo preferito dai soggetti istituzionali per intervenire quando il progetto prende sostanza. Una Spv rimane inattiva fino a quando non produce ricavi: nel mentre è inutile attivarla in quanto comporterebbe una serie di adempimenti burocratici non obbligatori». Conclude Santi: «Di questo aspetto se ne dovrà occupare il ministero in fase di concessione demaniale. Non è certo di competenza degli enti locali».

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