Rimini, il messaggio di vescovo e bagnini in spiaggia: "Così la Romagna vive e accoglie" - Gallery

Archivio

Dal vescovo ai bagnini, in 400 ringraziano per il cuore della Romagna. “Finita una stagione se ne apre subito un’altra”, questo il sottotitolo dell’evento “Rimini in festa ringrazia” organizzato ieri, nella cornice del porto, dalla Pastorale per il Turismo della diocesi di Rimini.

Dalla tradizione alla consolle


Il sipario si alza attorno alle 17 sulla rievocazione della pesca alla tratta, una tradizione che rivive sulla spiaggia libera di piazzale Boscovich immortalata dai turisti assiepati sulla battigia, cellulari in alto e attenzione alle stelle. L’ex sindaco e parlamentare Pd Andrea Gnassi entra in acqua per partecipare, senza preoccuparsi di bagnare la camicia bianca. Anche il vescovo Nicolò Anselmi si avvicina ai pescatori, tirando su i pantaloni sino al ginocchio. Poi i ranghi si sfilacciano tra gli applausi e verso le 18.30 si entra nel vivo della kermesse a suon di degustazioni gratuite, con sua maestà la piada tra sardoni, vongole e crostini innaffiati da vini locali. Qualcuno torna a casa, altri arrivano per il concerto “Musicadesnuda- acoustic sound” e mentre il sole tramonta c’è chi balla, piedi nella sabbia e occhi socchiusi.

La fortuna di dirsi riminesi


Spazio infine al saluto del vescovo che sottolinea l’importanza di una festa «frutto della sinergia tra operatori turistici che ha superato qualsiasi divisione per ringraziare della stagione appena trascorsa». Dopo aver lodato Dio per i doni della natura, dal mare alle colline, e per la fortuna di vivere «in una terra bella e ricca abitata da un popolo che ha voglia di vivere e di accogliere», nota che settembre è un mese di passaggio, «uno snodo di continuità, un ponte dentro un cammino che non si interrompe mai perché il cuore della Romagna batte in tutte e quattro le stagioni dell'anno, avvicinando il mondo della costa a quello dell'entroterra». Il fatto che quest'iniziativa, incalza monsignor Anselmi, abbia unito «tante sigle di associazioni» è di una bellezza altrettanto straordinaria; poi il pensiero va ai popoli che stanno affrontando momenti drammatici dal Marocco travolto dal terremoto alla Russia e Ucraina in guerra passando per gli sbarchi a Lampedusa. Particolare emozione gli è stata regalata dalla pesca alla tratta, dice, perché 2mila anni fa Gesù chiamò dei pescatori a diventare pescatori di uomini imbracciando «una rete che salvasse tutti».

La festa di tutti


Ad allestire i preparativi hanno provveduto 40 volontari, fra cui molti giovani coordinati dal responsabile del Turismo per la diocesi Mauro Vanni. «Complice il meteo soleggiato, spiaggia libera e porto traboccano di presenze – fa sapere -. Quanto all’organizzazione è filata liscia assegnando a ogni componente della squadra un compito preciso, dalla logistica alla richiesta delle autorizzazioni per i permessi». Nell’atmosfera da capodanno dell’estate, erano tante le figure istituzionali, come spiega ancora Vanni, dal sindaco Jamil Sadegholvaad alla consigliera regionale Pd Nadia Rossi incluso il senatore pentastellato Marco Croatti. «Abbiamo invitato tutti perché questa è la festa della città». Niente steccati, né bandierine, ma la voglia di ringraziare per un’estate agli ultimi scampoli.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui