Rimini. Il direttore Caritas: "Costi alle stelle, donazioni in calo"

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Le donazioni per la Caritas scendono del 10%, ma le aziende calano l’asso dalla manica, prestando dipendenti per il volontariato. Dentro ai pacchi natalizi per i bisognosi di Rimini troverà posto un regalo immateriale ma importante come solo il tempo sa essere. Ne è certo il direttore Caritas Rimini, Mario Galasso.

Galasso, il caro bollette comincia a farsi sentire?

«I conti alle stelle cominciano a pesare tanto sulle tasche delle famiglie, quanto sul bilancio delle imprese ma questo non ferma le aziende storiche che continuano a sostenerci, né le nuove ditte scese in prima linea che declinano secondo modalità inedite una beneficenza in calo dal 5 al 10%, solo nell’ultimo periodo. In questo momento storico senza precedenti in tanti hanno escogitato altre formule per aiutarci: inviare dipendenti, non solo nuove leve ma anche figure storiche, che offrono del tempo da dedicare agli ultimi della società. Una scelta molto gradita, perché regalare qualche ora a settimana vuol dire toccare con mano la realtà, aprire gli occhi e incontrare sguardi, ricevendo spesso in cambio molto più di quanto si è dato. Per noi è importante che tutti si rendano conto che anche nella nostra Rimini ci sono tantissime persone in difficoltà. Quanto agli altri dati restano più stabili, al di là del caro vita. Un esempio? I lasciti testamentari di entità variabile che restano uno o due all’anno».

Intanto parte la campagna di sensibilizzazione “Fate i bravi, fate la Caritas”. Quali progetti intende sostenere?

«Si invita la cittadinanza a offrire un po’ del proprio tempo o quanto può donare a favore di tre progetti attivi 365 giorni all’anno: il Giro nonni, l’Unità di strada e l’Emporio solidale. Tra gli scaffali e i sorrisi di quest’ultimo non mancano storie toccanti: quelle di chi è riuscito a rimettersi in piedi e riconsegnare la tessera di cui non ha più bisogno. E quelle di chi non dimentica e chiede di poter a sua volta aiutare gli altri. Viene destinato ad altri ambiti in un circolo virtuoso che non perde mai energia. Il Giro nonni invece garantisce a una sessantina di anziani non solo un pasto caldo al giorno ma un incontro e uno scambio di parole, forse l’unico della giornata. Tutto inizia alle 9,30 con la preparazione dei pasti finendo intorno alle ore 13 con la pulizia e sistemazione del materiale impiegato. La solitudine è la peggiore delle povertà a cui spesso si accompagnano altri tipi di fragilità. Tant’è che alcuni volontari tornano nel pomeriggio e trovano ad accoglierli una grande dolcezza, unita a bigliettini e piccoli doni fatti all’uncinetto».


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