Rimini. I medici: ecco i nuovi interventi contro l'obesità

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Rimini e Riccione vere e proprie frontiere sanitarie nella cura dell’obesità. Con metodologie d’intervento moderne, efficaci e meno invasive rispetto al tradizionale approccio chirurgico. «Proprio ieri (mercoledì, ndr) – sottolinea Marco Di Marco, che dirige l’équipe di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Rimini - Riccione, all’ospedale Infermi – abbiamo effettuato tre operazioni di endoscopia bariatrica con sistema Pose2, che possono configurarsi, a tutti gli effetti, come l’inizio di una nuova era per i reparti di Gastroenterologia di Rimini-Riccione e per la Chirurgia di Riccione, già riconosciuta, peraltro, come centro “hub” per il trattamento dell’obesità».

Dottor Di Marco, di cosa si tratta e quanto è importante questo trattamento nella lotta all’obesità?

«Quanto sia importante è facile da intuire. Se da un punto di vista chirurgico, infatti, s’interviene asportando, in modo irreversibile, parte dello stomaco per dare al paziente quel senso di sazietà precoce durante il pasto, che lo induca a mangiare meno, l’intervento endoscopico di gastroplastica è, invece, reversibile, ripetibile, ma, soprattutto, meno invasivo: non viene, cioè, tolta nessuna parte dello stomaco, ma effettuate delle semplici suture lungo la parete dello stomaco, senza cicatrici esterne»

Si spieghi meglio.

«Diversamente dal tradizionale intervento chirurgico sicuramente più invasivo, l’endoscopia bariatrica, viene effettuata inserendo per via transorale (bocca, ndr) un gastroscopio con una piattaforma operativa che ci permette di suturare dall’interno lo stomaco con dei veri e propri “punti” ottenendo un risultato molto simile a quello dell’operazione, ovvero ridurre il volume dello stomaco, senza però asportare nulla, e dare al paziente quel senso di sazietà precoce durante i pasti».

Insomma, tutto molto semplice.

«Come dinamica serve un buon allenamento. Ma dietro all’intervento, come quello che abbiamo effettuato all’Infermi ieri (mercoledì, ndr) c’è un importante e indispensabile lavoro d’équipe. Per questo vorrei ringraziare la dottoressa Maria Luisa Bianchi e il professor Milutin Bulajic, direttore della unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma, tra i massimi esperti di endoscopia bariatrica, per il lavoro svolto. Un lavoro che passa anche attraverso psicologi, nutrizionisti e tutte le figure coinvolte nel team multidisciplinare che si prende in cura il paziente prima e dopo l’intervento».

Dunque, l’ospedale Ceccarini di Riccione diventerà il nuovo centro anti-obesità?

«Certo, si sta lavorando proprio per questo e prossimamente tutto il pool bariatrico di Riccione riceverà l’accreditamento dalla Sicob, società scientifica di patologia bariatrica, che gli permetterà di essere riconosciuto come centro di eccellenza del settore. Auspico, però, che altri interventi come i tre svolti a Rimini potranno essere effettuati già nel corso del 2023. Cercando, nel contempo, insieme al reparto di Chirurgia Bariatrica diretto da Andrea Lucchi, che solo nel 2022 ha effettuato 70 interventi di chirurgia bariatrica, di aumentare il numero di procedure endoscopiche e chirurgiche».

Dottor Di Marco, quanti casi di obesità ci sono nel Riminese?

«Non ho al momento un dato preciso. Però posso dire che, in Italia, il 15% dei bambini è in sovrappeso, il 5-6% obeso. Mentre per gli adulti abbiamo una stima del 10%. Cifre che possono adattarsi, più o meno, su tutte le aree provinciali. E il Covid ha sicuramente impattato negativamente sull’obesità soprattutto perché ha modificato le abitudini alimentari di molti. Mentre, e qui i numeri ci sono, in Romagna ogni anno si sottopongono a chirurgia bariatrica circa 300 pazienti».

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