Rimini, i commercianti: "più parcheggi per rilanciare il centro"

Necessari per rilanciare il centro storico. Fondamentali per ritornare al periodo d’oro dello shopping riminese. Gli operatori economici del cuore antico ne sono convinti: «C’è bisogno di più parcheggi altrimenti sempre meno gente verrà qui a far compere». E in una sorta di coro a nota unica chiedono «la realizzazione di un grande impianto per la sosta». Sottolinea il titolare del bar “Dovesi”, locale di piazza Tre Martiri: «Abbiamo un centro storico bellissimo che, purtroppo, sta morendo. E questo perché l’idea di dover girare ore e ore prima di trovare un posto auto libero scoraggia tutti: riminesi e forestieri. Ritengo, perciò, indispensabile la creazione di nuovi impianti per la sosta. E l’area Scarpetti è, senza dubbio, quella con maggiori potenzialità. Ancor più di quella del park “Flori”, più nascosta e meno nota, seppur a due passi da piazza Malatesta». Rilanciano dal “Mi mama”, ristorante in piazza Malatesta: «Le riqualificazioni del castel Sismondo, con all’interno il museo Fellini, del teatro Galli e di piazza Malatesta hanno determinato un aumento delle presenze in centro. Ma tanti clienti, dopo aver apprezzato la bellezza di questi monumenti, si lamentano, poi, per le enormi difficoltà che incontrano nel parcheggiare l’auto. Soprattutto nel fine settimana. Mi domando allora: se gli spazi di sosta che ci sono non bastano, perché non realizzarne altri?». E nella logica dei grandi impianti da costruire, gli operatori economici del centro individuano, come la più indicata e funzionale, l’area retrostante via Valturio. Stigmatizza, quindi, il proprietario del negozio di calzature “Bel Ami”, in via Tempo Malatestiano: «Sono tanti i riminesi che preferiscono andare altrove a far compere. E questo perché riuscire a trovare uno spazio libero dove sistemare la propria vettura è quasi impossibile, soprattutto nel weekend. Non capisco, quindi, perché non si potenzi l’attuale parcheggio Scarpetti, magari realizzandoci un multipiano, che oltre a soddisfare le esigenze di tanti clienti, oggi scoraggiati, potrebbe convincere i residenti a liberare gli attuali stalli occupati in cambio di un posto coperto e controllato». Aggiungono, allora, dalla boutique “Julian fashion” di via Gambalunga: «Quello della carenza parcheggi è un problema comune a tante città. Mi stupisco, quindi, nel vedere l’area Scarpetti così poco sfruttata. Perché non farci una struttura multipiano?». E c’è chi, come il titolare dell’ “Atelier DiMetiu shoes” in via Serpieri, parla di Metromare come «opera pubblica molto utilizzata da mie clienti per raggiungere comodamente il centro» e di parcheggio multipiano come «realizzazione che, aggiunta al Metromare, potrebbe rilanciare definitivamente lo shopping». Chiosa, però, il gestore della “Trattoria Marinelli”, in via Circonvallazione occidentale, locale che si affaccia proprio sul parcheggio Scarpetti: «Se nel fine settimana gli stalli sono sempre pieni, la stessa cosa non succede negli altri giorni, quando si vedono molti spazi vuoti. Prima di parlare, quindi, di multipiano bisognerebbe fare uno studio sui flussi. La mia idea però è un’altra. Ed è quella di svoltare sempre più verso il green, e quindi verso l’utilizzo dei mezzi pubblici: bus urbani e taxi, magari elettrici, come già avviene in molte città europee».

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