Il caldo record degli ultimi giorni ha messo a dura prova anche gli amici a quattrozampe e i canili corrono ai ripari chiedendo piscine per la meritata tregua. Il rischio maggiore, associato a un alto tasso di umidità, è il colpo di calore, molto dannoso e potenzialmente fatale «specie per i cani anziani o cardiopatici», come spiega la dottoressa Silvia Montesano, direttrice sanitaria del canile di Fagnano, a Talamello gestito dalla cooperativa sociale La fraternità che ospita 38 cani, restando a servizio anche dei Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, nonché San Leo, Sant’Agata Feltria e Santarcangelo. Dati alla mano, la temperatura corporea dei cani va dai 38 ai 39 gradi mentre il pericolo scatta dai 40 in poi. Non sudando, la termoregolazione avviene con piccoli e frequenti atti respiratori, a bocca aperta e lingua fuori. «Nel mirino dell’afa – prosegue la veterinaria – finiscono i cani brachicefali (quelli con il muso schiacciato, come il bulldog, per intenderci) che faticano di più a disperdere il calore ma anche i cuccioli che non sanno regolarsi e, energici come sono, giocherebbero perfino nelle ore torride». Rinfrescarli resta fondamentale. Da qui la richiesta di piscine in dono, rigorosamente in plastica, «il materiale più resistente a unghiate e morsi», da collocare all’interno dei box affinché i cani possano refrigerarsi in modo autonomo durante la giornata». Una soluzione ideale per fronteggiare temperature che a Fagnano superano i 35 gradi.
Ombra e buon senso
I volontari hanno adottato il piano “B”, spostando la passeggiata pomeridiana dopo le 18.30. Un’abitudine da copiare ovunque, consiglia ancora Montesano, per evitare ustioni ai polpastrelli, viste le temperature dell’asfalto o arrossamenti a orecchie e a naso, specie nei cani di colore chiaro. Altrettanto importante è «evitare di piazzare gli animali sotto al getto dell’aria condizionata e scongiurare gli sbalzi termici per non incappare in problemi alle vie respiratorie come la tosse». Pericolosa anche l’applicazione di ghiaccio, sia in cubetti che nel formato mattonella tipico delle borse frigo, «che possono bruciare la pelle e causare choc termico». Al netto della stagione, il da fare non manca – nota Montesano – e chi volesse aiutare «può contattare l’associazione di volontariato
“Camminando con il cane”».
Soluzioni anti afa
Stessa musica dal canile intercomunale di Riccione che accoglie 52 cani. A unirsi all’appello, chiedendo asciugamani e piscinette medio grandi in plastica, è Massimiliano Lemmo, presidente dell’associazione
Konrad Lorenz che gestisce la struttura dal 1998, tutelando le necessità di Rimini sud. Quanto agli accorgimenti da seguire in caso di un colpo di calore, rimarca quelli basilari. E mentre si raggiunge il veterinario, occorre mettere addosso alla bestiola un panno bagnato (non solo umido) perché la temperatura si abbassi. Tra le alternative da tenere a mente ci sono le magliette refrigerate ovvero capi traforati che, una volta bagnati e fatti indossare, assicurano 45 minuti di break. Ma attenzione – avverte Lemmo – quando il cane è in difficoltà e ha il respiro accelerato, non bisogna farlo bere subito né troppo, per evitare la dilatazione dello stomaco.
Binomio vincente
Va meglio nei canili di Rimini e di Vallecchio a Montescudo, gestiti dalla cooperativa Centofiori, che ospitano una settantina di cani: qui non hanno urgenza di
conchiglioni in cui far sguazzare i cani. Ne sono provvisti sia nei box che nell’area sgambamento e – come chiarisce la direttrice sanitaria Paola Calcagnini –, possono contare su ampie zone ombreggiate. In particolare la struttura riminese, dedicata a Stefano Cerni, nasce come “canile parco” mettendo al bando cemento e asfalto. «Quest’anno abbiamo piantumato un’altra ventina di alberi», segnala Calcagnini rimarcando che è bene sensibilizzare i cani all’acqua perché non abbiano paura delle passeggiate lungo il mare, senza dimenticare che le piscinette offrono un momento ludico con giochi di attivazione mentale. Tradotto: non guasterebbe qualche gioco galleggiante in più. L’ultimo consiglio unisce l’utile al dilettevole. «Mettete nel congelatore il cono detto kong, dopo averlo riempito di crema per cani – propone – ne uscirà un “ghiacciolone” rinfrescante» che il vostro quattro zampe gusterà giocando e facendolo rimbalzare.