Rimini. Furti fuori dal cimitero, l'appello: "Servono telecamere"

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«Troppi furti e finestrini spaccati, al cimitero servono le telecamere». A lanciare l’allarme invocando un’operazione sicurezza è Pietro Berti, residente della frazione di Santa Giustina, che di recente ha presentato un esposto alle autorità. «Molti cittadini, soprattutto donne e anziani, non si azzardano più a far visita alle tombe di famiglia, terrorizzati dalle razzie che come minimo continuano da 10 anni». L’ultimo episodio ha visto coinvolta una mamma a cui hanno tirato un sasso contro i finestrini, mentre passava in auto davanti al cimitero. Solo per miracolo il bimbo che era a bordo ne è uscito illeso.

“Siamo rassegnati”

A mutare nel tempo è solo il modus operandi dei malintenzionati «che un tempo si nascondevano dietro ai cipressi - chiarisce - mentre adesso si sono fatti così scaltri che è impossibile individuarli». Quanto alle auto parcheggiate, il peggio è che, prosegue, anche se non si lasciano dentro le borse sono comunque prese di mira a suon di serrature forzate e vetri infranti. Così a visitare i defunti si va in due ma solo perché uno resta nella vettura, dice. Per dare un taglio all’annosa questione, rimarca Berti, non resta che piazzare deterrenti, «ossia un impianto di videosorveglianza controllato dalle forze dell’ordine. Telecamere fisse, beninteso, sia sulla via Emilia che sul lato di via Premilcuore».

Oltre al danno la beffa

Ma non è tutto: a volte si resta vittime «senza rendersene conto - allarga le braccia - come è capitato a me qualche settimana fa. Mi avevano staccato il deflettore di mattina ma se ne è accorto un mio amico solo il pomeriggio quando sono arrivato al bar. Le criticità sono così all’ordine del giorno che solo alcuni vanno a sporgere denuncia dai carabinieri». Che il cimitero sia nel mirino da tempo, lo testimonia anche l’episodio di qualche anno fa quando dei balordi smontarono nottetempo le coperture del muro nuovo dietro la struttura, credendo fossero in rame, salvo poi abbandonare tutto sul posto, appena si accorsero che si trattava di semplice lamiera. A chiusura Berti si leva qualche sassolino: «C’è un grande elenco di interventi destinati ai cimiteri del forese, eppure paghiamo le tasse esattamente come gli altri».

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