Rimini. Fugge col gratta e vinci da mezzo milione della fidanzata

«Il mio cliente me lo ha ribadito anche dopo la sentenza di condanna. Lui di quel Gratta e vinci da 500mila euro che avrebbe sottratto all’ex compagna non sa proprio nulla. E se lo avesse in mano, visto che i Monopoli di Stato ne hanno bloccato la riscossione trasformandolo in carta straccia, sarebbe un matto a non restituirlo dopo la transazione da 100mila euro offertagli dai legali della presunta raggirata».

L’avvocato Pierfrancesco Uselli è da sempre il legale di Renato Spano, 52 anni, che condanne passate raccontano come questo vizietto di impossessarsi di cose non sue a spese di donne cui si era legato sentimentalmente lo ha già da tempo. Ora il suo cliente, fresco di una condanna per truffa e appropriazione indebita ad un anno di reclusione per la sparizione del Gratta e vinci e per aver ripulito di 34mila euro il conto corrente dell’ultima fidanzata, una vedova di dieci anni più matura di lui, ha spostato la sua residenza dalla provincia di Bologna a una tranquilla località del riminese.

Un “fantasma”

Spano non ha mai presenziato a nessuna delle udienze del processo. È stato quindi l’avvocato Uselli a dargli voce ed a spiegare alla Guardia di finanza prima e al Tribunale poi che l’unico Gratta e vinci passato dalle mani del suo cliente a quelle dell’ex fidanzata era semplicemente uno scherzo «confezionato mettendo assieme due Gratta e vinci usati. Il biglietto vincente non esiste. O meglio se è esistito non è passato nella mia disponibilità».

Bugiardo seriale

Tesi difensiva fatta saltare dal teste che ai giudici ha raccontato dell’emozione provata dalla donna al momento della scoperta della vincita e della conseguente sfortunata scelta fatta immediatamente dalla vittima di consegnare il biglietto all’imputato «perché lo custodisse in un luogo sicuro».

Quando la signora ha scoperto di essere stata raggirata? Pochi giorni dopo la vincita ha chiesto a Spano di restituirgli il biglietto. Lui è subito corso da lei. E dopo averle mostrato il tagliando lo ha messo in una busta bianca. Non avendo la fidanzata una cassaforte l’ha convinta che il posto più sicuro dove custodirlo fosse l’incavo nel muro dietro ad un interruttore della luce. Dove è rimasto solo alcune ore. La legittima proprietaria, infatti, cosa facilmente comprensibile, non ha resistito alla tentazione di poter tenere tra le mani il Gratta e vinci che le stava cambiando la vita. Sogni miseramente naufragati quando ha aperto la busta e dentro ha trovato quel collage di biglietti «lo scherzo» costato a Spano l’ennesima condanna. E a lei la fine del sogno, almeno per adesso.

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