Rimini, finto avvocato truffa due orfane per 220mila euro

Alla morte della mamma in un incidente stradale, avendo già perso tragicamente anche il padre, quando quell’uomo si è offerto di stare loro vicino, lo hanno visto come un salvatore. A rassicurare sul da farsi le ragazzine, una appena maggiorenne la minore invece ancora ben lontana dallo spegnere le 18 candeline, il fatto di avere davanti una persona di casa perché anni prima aveva avuto una relazione sentimentale con la madre con cui aveva continuato a mantenere di rapporti. Ed invece il 58enne che si spacciava per avvocato, secondo le risultanze dell’indagine condotta dal pubblico ministero Paola Bonetti, nel periodo in cui ha amministrato le loro finanze avrebbe sottratto con una serie di raggiri alle due orfane oltre 220mila euro. Truffa, appropriazione indebita, esercizio abusivo della professione forense. Questi i capi d’accusa per cui la Procura chiede il suo rinvio a giudizio. Non è stato facile arrivare a capo della vicenda che le sorelle originarie del sudamerica hanno affrontato da quando hanno sentito puzza di bruciato assistite dall’avvocato Enrico Graziosi. Non solo con le ragazze si è spacciato per avvocato. Lo ha fatto in Tribunale, al momento dell’incasso del risarcimento, ed anche al personale della Polizia locale durante un sopralluogo nell’immobile venduto.

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