Rimini. Fiaccolata per Farah. "Basta morti in strada"

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Hanno chiesto più volte “giustizia per Farah” e che simili tragedie non si ripetano mai più. Ieri era il giorno del ricordo e del dolore a Viserbella. Amici, compagni di scuola, familiari e professori si sono dati appuntamento in via Lotti all’incrocio con via Grazia Verenin, dove il 26 novembre la 18enne Farah Sfar Hancha è stata investita e dopo cinque giorni è morta all’ospedale “Bufalini” di Cesena, dove era stata ricoverata.

Nei giorni scorsi diverse voci cittadine avevano sottolineato la pericolosità di quel tratto di strada: la studentessa dell’Einaudi è stata investita mentre camminava, da un’automobile reduce da uno scontro con un’altra vettura.

Con la “fiaccolata” di ieri pomeriggio gli organizzatori hanno voluto quindi ricordare Farah e allo stesso tempo porre l’attenzione sui rischi corsi da chi vive in quell’area e in particolare deve muoversi lungo via Verenin.

La cooperativa sociale “Il Millepiedi” nei giorni scorsi ha annunciato che saranno dedicate a Farah le aule del Gruppo educativo territoriale di Viserba che la giovane aveva frequentato.

Il punto di partenza della “Fiaccolata per Farah” era quindi ieri pomeriggio all’intersezione tra via Lotti e via Verenin. Partenza (sotto una pioggia battente) alle ore 16. Fra il centinaio di partecipanti la vice sindaca Chiara Bellini, l’assessora Francesca Mattei e il consigliere comunale della Lega, Matteo Zoccarato, fra i primi a sollevare la questione sicurezza stradale in quella porzione di città.

Su luogo dell’incidente mani amiche avevano appoggiato fiori e acceso alcune candele. La “fiaccolata” si è diretta verso il lungomare e quindi “Villa Salus”. A più riprese i partecipanti hanno chiesto in coro che Farah ottenesse giustizia e che quelle strade fossero messe in sicurezza una volta per tutte, perché non ci siano più tragedie, lacrime e dolore.

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