Rimini, estetista e ingegnera biomedica: "Così sfido me stessa"

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«Sono iperattiva: non riesco a stare senza fare niente, lo riconosco. La mia vita è stancante, sì. Ma non mi crea stress. Per me è profondamente appagante». Annalisa Bazzano è nata a Catania 28 anni fa e da dieci vive a Rimini. Vedendola seduta sulla poltrona del centro estetico, circondata da boccette di smalti, lime, glitter e fornetti per fare asciugare il gel, non si potrebbe nutrire alcun dubbio rispetto al fatto di trovarsi di fronte a una giovane estetista, a suo completo agio con le mani delle clienti. Ma è quando si scopre che Annalisa non è “solo” un’estetista, o meglio, un’onicotecnica, che tutte le carte si sparigliano. Perché Annalisa è anche un’ingegnera, assunta presso una multinazionale con sede a Bologna, Dedalus, che commercializza software e macchinari da impiegare in ospedali, cliniche e case di cura. «Ho una doppia vita» scherza Annalisa, mentre stende lo smalto sulle unghie di una cliente e fa l’equilibrista tra due ruoli e due versioni di se stessa. Versioni opposte, che a ben vedere, però, un punto di contatto ce l’hanno.

Annalisa, materialmente, come fa a fare due lavori?

«Beh, lavoro anche 12 ore al giorno, sei giorni su sette, e a volte anche la domenica. Da Dedalus ho ottenuto un part time verticale: tre giorni a settimana lavoro per loro, a volte da casa in smart working, altre volte in sede, altre ancora in trasferta nelle aziende dei clienti. Gli altri tre giorni al centro estetico Riviva di Michela Rivi. Prima di avere il part time facevo le unghie nel week end, la sera, la domenica mattina e il resto del tempo lavoravo in azienda».

Per molte persone è impossibile anche solo immaginare una vita così piena...

«Sì, è vero, ma è l’unico modo per non abbandonare né l’una né l’altra cosa. Per un periodo, quando da neoassunta avevo iniziato a lavorare a Milano, avevo “mollato” le unghie, ma mi mancava tanto fare questo lavoro. D’altra parte però credo che mi mancherebbe anche non fare più l’ingegnera, ho paura che mi annoierei. Mi piace il fatto di riuscire bene in quello che faccio, può sembrare assurdo ma mi sono affezionata al prodotto che seguo, ai miei progetti, ai miei clienti».

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