Rimini. Da Ornella Vanoni a Martina Colombari, la parrucchiera in pensione: "Dai 12 ai 71 anni, mai smesso di aggiornarmi"

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Dopo 60 anni, la storica parrucchiera Sabba va in pensione. Sotto i colpi della sua spazzola sono passate la cantante Ornella Vanoni negli anni d’oro dell’Embassy di Marina centro ma anche una Martina Colombari agli esordi, quando calcava la passerella delle sfilate prima della carriera di attrice. Archiviati successi lunghi quasi 6 decadi, la parrucchiera Elsa Sabba appende le forbici al chiodo. «Ho 71 anni e lavoro da quando ne ho 12 ma non smetterò mai di aggiornarmi – mette subito in chiaro –. Per restare sul pezzo studiavo nei giorni di festa, ora finalmente avrò più tempo».

Punto di riferimento

Una storia, la sua, che affonda le radici in Valmarecchia. Siamo negli anni Sessanta, Elsa desidera studiare medicina per divenire chirurgo, ma scarseggiando le possibilità trova la sua strada altrove. Lascia la natia Sant’Agata Feltria per andare a bottega presso Pergola. Una parentesi presto chiusa, vedendosi costretta a fare la baby sitter ai bambini della titolare, anziché l’apprendista. Sbarca a Rimini l’anno seguente per lavorare da “Chez Emilio”, in vicolo Gomma, dove conosce Edgardo che aprirà un salone suo a stretto giro, invitandola a seguirlo. La nuova avventura durerà dieci anni coronata dal 1974 quando Elsa spicca il salto divenendo titolare di una propria attività, circondata da quattro fidate collaboratrici. E’ il 1981 quando inaugura un nuovo salone, sempre in via Castelfidardo, ma stavolta articolato su due piani. Un vero tempio della bellezza dov’è rimasta fino a una manciata di anni fa, per poi trasferirsi in via Tripoli.

Secondo tempo

La sua è una passione che non prevede il tasto “off” ma la pensione le regalerà qualche coccola. «Potrò alzarmi più tardi – ammette la 71enne – e soprattutto viaggiare esplorando il sud Italia che adoro». L’altra novità è già dietro l’angolo: a settembre diventerà nonna per la prima volta, grazie alla nuora e al figlio 37enne, Mattia Paolini, nato dalle nozze con l’amato Ettore, scomparso nel 2014. Ma Elsa mette le mani avanti: anche se non vede l’ora di abbracciare il piccolo Gregorio, non ha alcuna intenzione «di fare la nonna a tempo pieno». Non si aspetta neppure che lui o altri eredi seguano le sue orme, poiché «l’unico lavoro che non pesa è quello che ami». Per lei «il biglietto da visita migliore» erano le clienti che uscivano soddisfatte, «perché il successo parte dall’ascolto, prima ancora della fase in cui si realizzano desideri a colpi di fantasia».

Il cavallo di battaglia

La sua rivoluzione copernicana fu un taglio pratico che consentiva alle clienti di asciugare i capelli al sole, restando sempre in ordine. Lo imparò dopo un viaggio a Londra, nell’epoca che rese celebre Raffaella Carrà dal caschetto impeccabile anche dopo le danze più sfrenate. Da allora il cavallo di battaglia del salone è stata la sperimentazione. «Non mi piace ripetere all’infinito la stessa pettinatura – confida Sabba –. Ogni donna merita di meglio». Un assioma che a ben pensarci «va a braccetto con la quintessenza stessa della femminilità».

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