Rimini. Cuccioli imbavagliati e abbandonati, scatta la denuncia

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Abbandonati con il muso legato dal nastro adesivo, 5 cuccioli salvati dal canile di Riccione cercano famiglia. Intanto l’associazione Gaia presenta una denuncia-querela contro gli ex proprietari. La signora che li ha ritrovati l’11 giugno scorso, dietro casa sua, nelle campagne di Mulazzano di Coriano, non riusciva a credere ai suoi occhi.

La vicenda

Sei cuccioli di pastore maremmano di circa 4 mesi, che apparivano terrorizzati, in stato di estrema magrezza, e ricoperti di pulci, erano imbavagliati con lo scotch marrone per pacchi che impediva loro di abbaiare, bere e mangiare. Dopo qualche ora spesa per venire a capo della matassa, la donna ha allertato il canile di Riccione. A giungere sul posto insieme ai volontari è stato Massimiliano Lemmo, il presidente dell’Associazione “K. Lorenz” che gestisce il canile. «Quando la signora ci ha telefonato, ha parlato di 6 cuccioli di pastore maremmano, ma quando siamo giunti sul posto mancava una femmina che si era allontanata». Inutili gli sforzi profusi per rintracciarla: solo una settimana dopo il suo corpicino senza vita è stato rinvenuto in aperta campagna: non presentava tracce di aggressione da parte di predatori. «I carabinieri della Forestale rileveranno le impronte sul nastro adesivo – rimarca Lemmo – mentre hanno già disposto l’autopsia della cucciola. Così oltre all’abbandono e al maltrattamento di animali, a carico del vecchio proprietario potrebbe pesare anche l’uccisione». Intanto ipotizza che i cani «siano stati imbavagliati per trasportarli senza essere morsi visto che non sono socializzati, in quanto forse nati e cresciuti solo con la madre in qualche sperduto capanno da pastori».

La denuncia dell’associazione

«Episodi del genere di solito si registrano nel sud Italia – commenta il presidente nazionale di “Gaia Animali & Ambiente” Edgar Meyer – ma forse anche nella campagna riminese esistono sacche di ignoranza non ancora prosciugate, sebbene l’abbandono di animali sia in netta regressione». Nel frattempo la denuncia-querela depositata alla Procura della Repubblica di Rimini «è il primo step per costituirci parte civile nel processo contro gli autori di questo gesto incivile». Una denuncia al momento contro ignoti, riconosce, anche se «prevale la sensazione che gli inquirenti siano a un passo dalla verità». Con l’occasione ricorda che «l’abbandono non è solo un gesto riprovevole, ma anche un reato punito dal codice penale con la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da 5mila euro a 30mila euro. Ma non solo. La pena è aumentata della metà se dai fatti deriva la morte dell’animale», conclude.

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