Rimini, crollo emotivo di medici e infermieri: uno su due è sotto stress e arriva il supervisore per assistenti sociali

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Nelle professioni di aiuto all’altro è sempre più diffusa la cosiddetta ‘sindrome da burnout’, uno stato di stress lavoro-correlato che porta il soggetto all’esaurimento delle proprie energie psico-fisiche e alla manifestazione di sintomi psicologici negativi. A rivelarlo è un nuovo sondaggio su scala nazionale ad opera della Federazione dei Medici Internisti Ospedalieri (FADOI) dalla quale emerge che un medico su due si dichiara in una situazione di stress permanente a causa di orari lavorativi superiori a quelli previsti e all’elevato numero di pazienti da seguire. 

In particolare, i medici a nutrire questo sentimento sono il 52% degli intervistati, mentre gli infermieri il 45%. Un’importanza, quella di attuare una supervisione verso quei settori di assistenza alle persone, su cui si sta concentrando anche il Distretto socio-sanitario di Rimini che ha messo in capo - con uno specifico progetto - la figura del supervisore di affiancamento agli assistenti impiegati nei servizi sociali dell’Ambito territoriale e altre figure come psicologi, educatori, pedagogisti ed educatori pedagogici.  

La supervisione professionale si configura come un peculiare profilo di confronto che riguarda la rielaborazione delle dinamiche relazionali e dei vissuti degli operatori sociali attraverso un percorso di gruppo.  “Una situazione legata a un crollo emotivo e di energie che, come evidenziano i dati nazionali, grava su un’ampia percentuale di professionisti ed operatori impegnati in professioni d’aiuto sociale, che, come sappiamo, richiedono un diretto e quotidiano contatto con persone portatrici di sofferenze, fisiche o sociali che siano - dice Kristian Gianfreda, Presidente del Distretto socio-sanitario di Rimini e Assessore del Comune di Rimini -. Il burnout è una condizione psicologica riconsciuta a livello globale dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che non può essere sottovaluta, dal momento che interessa lo stato di salute del lavoratore e allo stesso tempo la qualità del lavoro profusa. Un tema molto attuale, intorno al quale è fondamentale dare il giusto supporto a chi ne soffre, come stiamo cercando di fare a livello di Distretto, attraverso un sistema di prevenzione e di monitoraggio.”.  

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