Rimini. Commessa sperona polizia e manda 4 agenti all'ospedale

Quattro poliziotti in ospedale, due Volanti finite in carrozzeria (una semi distrutta). Una ragazza di nazionalità romena che si mantiene lavorando come cameriera e commessa finita in guardina per una notte. Rimessa in libertà ieri mattina dopo la convalida dell’arresto, fino al 13 luglio giorno di conclusione del processo per direttissima dovrà presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria. È il bilancio finale di quello che doveva essere un normale servizio di controllo, trasformatosi in “corrida” perché la 27enne al volante della di un’Audi A3 ricevuta in prestito non poteva sedere: ha infatti ancora la patente sospesa per una precedente guida in stato di ebbrezza costatale la messa alla prova.

Il fatto

Sono le 22,30 di martedì quando il “rodeo” ha inizio. La giovane che vive assieme alla mamma ed abita in Italia da lungo tempo, esce con la sua auto dal casello di Rimini nord dell’A14 ritorno da una festa in spiaggia con amici. Appena fuori dalla barriera ci sono due equipaggi dell’Ufficio prevenzione generale della Questura che stanno facendo un posto di blocco. Stando al verbale la ragazza quando vede i poliziotti “perde la testa” e punta dritto verso i componenti del primo equipaggio che sono costretti a fare un balzo indietro per non essere travolti. Il tempo di salire sulla Volante e con i colleghi si lanciano all’inseguimento della berlina che nel frattempo ha imboccato la Tolemaide in direzione di Santarcangelo. La corsa dura poco. Arrivata alla rotonda dell’Ikea la fuggitiva decide di ritornare verso Rimini, «perché volevo fermarmi e prima non c’era lo spazio necessario». Ma qualcosa non va per il verso giusto. Stando all’accusa centra in pieno e fa fare un testa coda da 360° alla prima Volante che l’affianca per sbarrarle la strada. La seconda auto della Polizia che la segue a ruota, invece, la tampona. E sarebbero solo quelli nel posteriore, secondo il suo difensore l’avvocato Marianna Mordini, gli unici danni visibili sulla macchina della sua assistita. Il muso, invece, sarebbe integro. La 27enne una volta uscita dalla vettura, avrebbe opposto resistenza e minacciato i poliziotti. Circostanza, questa, negata in udienza dall’arrestata così come ha negato di aver cercato di investire i due agenti. Sul sedile posteriore della sua auto i poliziotti hanno trovato alcune lattine di birra ancora piene. La rumena, descritta in evidente stato di alterazione, ha rifiutato il prelievo per accertare l’eventuale presenza di alcol nel sangue, mentre ha acconsentito a quello delle droghe. Mentre i quattro agenti (due sono assistiti di fiducia dall’avvocato Marika Patrignani) venivano portati in ospedale dove in tre verranno dimessi con prognosi di 6 giorni e di 20 l’ultimo collega, lei veniva arrestata per resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale. È stata invece denunciata per danneggiamento aggravato di beni dello Stato, rifiuto di fornire le proprie generalità. Il Pm d’udienza in sede di convalida aveva chiesto gli arresti domiciliari.

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