Rimini. Colpo grosso all’Emporio. "Telecamere, che beffa"
Si chiama “Emporio gastronomico”, ha vetrine e tavolini affacciati sul marciapiede di via XX Settembre al civico 45 ed in pochi mesi dalla sua apertura (è stato inaugurato qualche settimane prima delle festività natalizie dello scorso anno) è già diventato un punto di riferimento dei buongustai riminesi e non. Impossibile infatti non notare a due passi dall’arco d’Augusto le prelibatezze in bella mostra per gente dal palato fino. Proprio come i ladri che nella notte tra domenica e lunedì l’hanno saccheggiato.
Il colpo
Dopo aver mandato in frantumi il cristallo della porta d’ingresso è ipotizzabile che almeno un paio di persone si sono introdotte nel nuovo tempio dei sapori della famiglia Paesani (Burdlaz e Coconuts) e con “oculatezza” hanno arraffato alcuni dei pezzi di più pregiati. Precisamente cinque prosciutti interi e diverse bottiglie di vino mostrando una particolare predilezione per le bollicine. Ovviamente non si sono limitati a mettere le mani sugli alimenti. Hanno forzato il registratore di cassa dove era custodito l’incasso del fine settimana, un paio di migliaia di euro in contanti. Poi senza che nessuno si sia accorto di nulla i malviventi hanno fatto perdere le loro tracce.Allarme solo in mattinata
«Erano le 7 di oggi (ieri ndr) - spiega Morena Fagotto moglie di Lucio Paesani - quando abbiamo ricevuto la telefonata del proprietario del bar accanto al nostro negozio per informarci di quanto era accaduto». Fin troppo facile immaginare il disappunto dei proprietari quando sono arrivati sul posto. Disappunto che diventa rabbia quando ricorda che a causa del regolamento in vigore non hanno potuto installare le telecamere all’esterno dell’Emporio. «Noi abbiamo presentato regolare domanda ma dal momento del suo deposito, c’è stato detto, per avere l’autorizzazione occorrono non meno di 60 giorni».Fatto l’inventario dei danni i proprietari si sono presentati in caserma dai carabinieri per sporgere regolare denuncia. La centralità della zona fa sperare che oltre alle eventuali telecamere collegate ai sistemi di allarme delle altre attività (c’è anche la sede della Banca malatestiana a breve distanza) siano in funzione anche quelle di controllo del Comune.