La Cittadella dello sport rischia di perdere i fondi del Pnrr, i privati per due volte hanno disertato il bando e dopo anni di abbandono l’ex area Ghigi non decolla. Lega e Fratelli d’Italia bocciano quindi il Comune. È vero che il fallimento della proprietà ha allungato tempi e modalità, ma non è possibile rimandare all’infinito. Tutte le critiche sono firmate da Matteo Zoccarato e Gioenzo Renzi.
Cosa succede
Il centro sportivo all’ex area Ghigi prevede il completamento di 7 campi da calcio, la realizzazione di 3 campi da padel, di una pista ciclo podistica e di una tribuna per gli spettatori dei due campi da calcio principali, oltre al mantenimento e all’eventuale ampliamento del parcheggio con impianto di fotovoltaico già esistente, infine la sistemazione dei camminamenti e delle aree a verde. Il complesso sarebbe dovuto andare a gara entro il 31 marzo. Il costo dell’intervento è di 5 milioni (1,4 dal Pnrr).
Il Carroccio
«L’offerta è difficilmente appetibile per un privato». È il commento di Matteo Zoccarato (Lega) presidente della commissione controllo e garanzia. «Al di là delle risorse iniziali e dell’intervento pubblico, poi l’attività deve essere mantenuta - aggiunge -. L’unica certezza viene dall’impianto fotovoltaico, produce reddito ma è in piedi da diversi anni, gli introiti sono in fase calante. Aggiungiamo che la zona è un po’ fuori da tutto, difficilmente catalizzerà investimenti privati, la vedo grigia, l’amministrazione va avanti alla cieca e i segnali lanciati sull’area della questura in via Ugo Bassi non invitano gli investitori a farsi avanti». Per quanto riguarda le risorse del Pnrr, Zoccarato svela che fine hanno fatto i progetti riminesi portati avanti da Hera e legati all’ambiente: dai cassonetti interrati all’ampliamento dei centri di raccolta. «Su Rimini, Hera non ha vinto nulla, questo significa che, siccome comunque alcuni interventi sono partiti, si pone il problema di chi li manderà avanti».
Fratelli d’Italia
Gioenzo Renzi è il capogruppo di FdI, in commissione ha chiesto ragguagli ma, afferma, le «risposte sono state vaghe». «Il bando è andato deserto per due volte - insiste - a questo punto come si fa a riqualificare quell’area se mancano le risorse? Questo ho chiesto all’amministrazione». Risposta? «“Adesso vedremo di procedere per stralci. Cosa vuole dire per stralci? A questo punto non decolla un bel niente, è un dato di fatto, mancano i due terzi delle risorse necessarie: 5 milioni di euro, 1,4 dal Pnrr e 3,6 dal progetto di finanza, quindi da privati. Il Pnrr prevede che i progetti siano completati, ma qua non si completa nulla. Se manca il privato a questo punto intervenga il Comune. Le poche opere realizzate nell’ex area Ghigi dovranno essere buttate giù perché nulla è stato salvaguardato, i campi da gioco si sono ridotti a spazi in cui fare pascolare le pecore. Capisco la vicenda legata al fallimento, ma una volta tornato in possesso del complesso il Comune doveva chiudere più in fretta, qua siamo ancora ai bandi deserti e tutto viene rimandato sine die».