Rimini, chiringuiti già nel mirino: "Violano le regole"

Cambia il regolamento comunale, viene inserito un orario più stringente: stop alla musica di sottofondo alle 23.30, ma sui chiringuiti la polemica resta comunque alta. Pari a quella dell’estate 2022, quando i titolari di discoteca parlarono, addirittura, di locali da ballo abusivi.
Partenza con polemica
Secondo quanto denuncia il Sindacato italiano locali da ballo- Confcommercio, infatti, il primo week end della stagione sarebbe stato contrassegnato da alcune trasgressioni. In linea con quanto accadeva lo scorso anno.Stigmatizza Gianni Indino, presidente provinciale del Silb: «Siamo partiti proprio male. Perché in alcuni chiringuiti, in questo fine settimana, si sono ripetute le stesse scene dello scorso anno: musica alta, festa e tanta gente a ballare. Il tutto nella più totale illegalità, perché per l’attività danzante ci vogliono autorizzazioni ad hoc. E siamo appena all’inizio».
Conclusione amara quella del vertice della Confcommercio, che rilancia: «Col Comune abbiamo un confronto continuo – sottolinea ancora Indino –. Ed è evidente che ad ogni nostra segnalazione corrisponderanno controlli immediati. Va detto, però, che come gestori di discoteche avremmo preferito uno stop alla musica anticipato, magari entro le 22, anche per far vivere di più il lungomare e il centro e far sciamare, così, la gente dalla spiaggia verso le gelaterie, i pub, i bar. Ma anche alle 23.30 va bene, purché questo limite venga rispettato. E invece niente: non è cambiato nulla. Qualche attività trasgrediva la scorsa estate, qualche attività ha già iniziato a violare le regole anche quest’anno».
Le discoteche
Fa notare Lucio Paesani, patron del Coconuts, locale sul lungomare Tintori davanti all’ex delfinario: «Quando parliamo di mare e movida facciamo spesso riferimento a Ibiza. Ebbene, lì l’attività di spiaggia cessa intorno alle 21 e non ci sono sovrapposizioni. Comunque, se si è stabilito come orario per lo stop alla musica nei chiringuiti le 23.30 ok, va bene così. Purché, però, queste 23.30 siano davvero le 23.30. E non diventino, come successe la scorsa estate, l’una o le 2 di notte».
Aggiunge allora Marco Tiraferri, gestore del Peter Pan e del Villa delle Rose di Misano: «L’arenile è senza dubbio una delle risorse più importanti delle Riviera. Ed è bene che la si faccia funzionare con orari consoni per un’offerta di qualità. Ma se guardiamo alle altre località balneari europee, perfino a quelle più vicine a noi come Milano Marittima e Riccione, ci accorgiamo che nessuna attività sulla spiaggia chiude alle 23.30, ma tutte tra le 21.30 e le 22».
Chiosa Indino: «C’è anche da dire che i titolari delle discoteche sborsano fior fior di soldini per mandare avanti l’attività nel rispetto delle norme: dallo staff security, all’igiene, bagni e tavolini, fino alla qualità dell’offerta artistica, tra dj di fama mondiale e noti vocalist, ai moderni apparati luci e audio. Prerogative indispensabili per ottenere la licenza da locale da ballo. E, invece, tra chiringuiti e ristoranti trasformati in piste da ballo, ci ritroviamo con tante di quelle discoteche abusive da mettere a rischio anche la continuità stessa di quelle più famose di Rimini, Riccione e Misano». Conclude, così, il presidente Silb: «Qualche titolare di locale da ballo del Riminese ha addirittura, cessato la propria attività estiva ed è entrato in società per la gestione dei chiringuiti: si guadagna di più e si rischia di meno, mi hanno detto».