Rimini. Caserma, demolizione al via. Il sindaco: "Servono rinforzi"

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Passato il tempo dei se e dei ma, per la “Cittadella della sicurezza” è arrivato il momento della concretezza. Della fase operativa. Il 27 settembre, infatti, come annuncia il Comune, partiranno i lavori di demolizione dell’ex caserma Giulio Cesare. Struttura da 48mila metri quadri scelta dal Demanio, proprietario dell’immobile, per trasferirci le sedi della Questura, della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale e del Corpo Forestale dei Carabinieri: costo dell’operazione 60 milioni di euro. Mentre per il solo intervento di abbattimento dell’ex caserma di via Flaminia la spesa ammonta a 2 milioni di euro: i lavori, affidati alla ditta vincitrice dell’appalto, dovrebbero terminare entro la fine del 2023.

Il centro nevralgico

Un progetto, quello della “Cittadella della sicurezza”, che si innesta in un quadrante di Rimini che vede lo sviluppo di due interventi di riqualificazione urbana: quello dell’ex caserma Giulio Cesare, appunto, e quello di via Ugo Bassi, dove insiste l’immobile in disuso dell’ex questura e dove il Comune vorrebbe realizzare delle case di edilizia sociale e pubblica. Mentre il complesso di via Flaminia dovrebbe rappresentare il centro nevralgico della sicurezza cittadina, insomma quel passo avanti decisivo verso la concretizzazione di quel progetto prioritario per il potenziamento della dotazione di infrastrutture a servizio delle forze di polizia operative sul territorio che la città attende da anni. E’ per questo che il Demanio, in collaborazione con l’amministrazione, ha accelerato, in queste settimane, i tavoli tecnici per arrivare, quanto prima, ad un concorso di progettazione con l’obiettivo di arrivare alla definitiva realizzazione dell’opera entro la fine del 2026.

I patti interrotti

Intanto da parte del sindaco Jamil Sadegholvaad parte un sollecito alle istituzioni del territorio, Prefettura in primis, a far pressione sul governo per avere in Riviera una maggiore presenza di forze dell’ordine. Sottolinea il primo cittadino: «La collaborazione offerta come Comune di Rimini nei Comitati per l'ordine pubblico e per la sicurezza ha un senso e una efficacia se ognuno fa quello che deve fare. Vuol dire, ad esempio, che non spetta solo al Comune richiamare la responsabilità statale circa il deficit di dotazione organica permanente delle forze di polizia di stanza nella provincia di Rimini». Rilancia, quindi, Sadegholvaad: «Sappiamo che chi opera nel nostro territorio, con l'attuale scarsità numerica, è stremato per il carico di lavoro superiore al consentito e al dovuto. Per cui poter finalmente contare su una sede nuova, moderna, adeguata, dopo i tanti stop and go e la brusca interruzione nel 2018 dei patti già sottoscritti con il governo di allora, è sicuramente un fatto positivo per le centinaia di donne e uomini che anche nella nostra città lavorano ogni giorno per la sicurezza della comunità».

Le mancanze

E’ evidente però che un semplice edificio, seppur rigenerato, non, può da solo, risolvere i problemi di sicurezza di un territorio. Ed è eloquente quello che raccontano i numeri: ad oggi, fa, infatti, notare Palazzo Garampi, «mancano 11mila carabinieri e 20mila agenti di Polizia alla “filiera della sicurezza” dello Stato italiano». Stigmatizza, allora, Sadegholvaad: «A sentire gli stessi sindacati, le risposte da parte di questo governo in termini di programmazione e finanziamenti sono nulle. Questo valeva per il Governo precedente e per quelli ancora prima, ma, al di là delle chiacchiere, la volontà di risolvere il problema è pari a zero. Così le amministrazioni locali, grandi e piccole, sono costrette a supplire con gli adeguamenti degli organici delle polizie locali a questa indifferenza statale. Tutto questo mentre – lamenta Sadegholvaad – ad ogni fatto di cronaca, le forze politiche all'opposizione a livello locale, ma che governano il Paese, puntano il dito contro l'amministrazione di turno rea “di non garantire la sicurezza”». Quindi la conclusione: «Rimini ha fatto e farà la sua parte: entro il 2024 l'organico degli agenti di Polizia locale sarà aumentato di oltre 60 unità, continueremo, poi, nel programma di potenziamento ed estensione delle reti di videsorveglianza su tutta la città; e sarà anche verificata la possibilità di estendere ai lavoratori delle forze di Polizia il recente atto d'indirizzo sulla trasformazione degli alberghi marginali in strutture-foresterie per medici, personale sanitario, studenti e lavoratori stagionali. Ma deve essere chiaro – chiosa Sadegholvaad - non possiamo surrogare compiti che sono di altri per quanto riguarda adeguamento permanente degli organici di polizia e competenze di legge».

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