Rimini. Caos notturno, i residenti "Serve la Ztl in via Cenci"

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«La Ztl contro il mio bar? Ben venga. Un mio bombolone val bene due passi». I residenti di Borgo San Giuliano scendono sul piede di guerra, chiedendo la zona a traffico limitato per viale Cenci. L’obiettivo è dare un taglio netto al transito di motorini nonché alla confusione e sporcizia, più volte lamentata negli esposti degli ultimi anni. Nel mirino finisce lo “0-5 Bar & food” aperto nel 2017 ma soprattutto gli annessi laboratori di pasticceria che calamitano i passaggi notturni di scooter e navette del dopo discoteca.

Controlli sempre superati

Sforna 10mila brioche al giorno, che coprono le richieste di negozianti «da Cattolica fino a Rimini nord, incluso San Marino», Mimmo Raimondi, il 59enne amministratore dei due laboratori che divide le fatiche con la compagna Emily Zitelli, proprietaria del bar. «Sì, so che i residenti hanno chiesto l’istituzione di una Zona a traffico limitato – va dritto al punto -. È un’ipotesi che ci trova favorevoli, anzi se andasse in porto ci renderebbe felici. Abbiamo la fortuna di stare a pochi metri dalla zona dei locali e comunque – nota - da sempre parte della clientela arriva a piedi, persino dopo il cinema al parco». Lo inorgoglisce essere identificato con il nome della strada, dove fa «cominciare bene la giornata con un cappuccino» e di sera offre un punto di incontro ai giovani «anche a quelli che non acquistano nulla». Ad amareggiarlo invece è che non si capiscano i sacrifici con cui fa i conti. «Lo dico a ragion veduta, visto che - commenta - faccio questo mestiere da 35 anni e do lavoro a 40 dipendenti con cui lavoro gomito a gomito di notte: non sono più gli anni d’oro e – scuote la testa - tutto è complicato».

La rinuncia

Aggiunge che quest’estate le lamentele «si sono inasprite», benché lo scorso anno abbia deciso di rinunciare «all’apertura notturna da metà giugno a metà settembre, pronto a sacrificarmi, dopo due anni difficili, per una pacifica convivenza». Ricorda inoltre che la sua attività ha sempre superato i controlli della Polizia municipale, inclusi quelli in borghese. E ribadisce di aver chiesto lui al Comune il Tutor e più passaggi degli agenti, «forte del senso di appartenenza al contesto». Un contesto, dice, da cui sono passati tutti i protagonisti della Riviera «e che oggi è ritrovo per la gioventù a un passo dal cuore di Rimini. Mi metto nei panni di chi ha 20 anni: ha il diritto di godersi la vita, ma se qualcuno esagera, esco fuori e lo rimetto in riga con due parole».

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