Rimini, Calcio Asd San Vito: una storia di sport e solidarietà

Una scuola di sport e di vita. Questo si propone di essere l’Asd San Vito per i circa 75 bambini nati fra il 2008 e il 2013 che ne compongono il cuore, da quando nel 2010 l’associazione sportiva ha scelto di occuparsi esclusivamente di settore giovanile arrivando a contare nel periodo prima del Covid ben 160 tesserati e 7 squadre. «Undici anni fa ci siamo costituiti per fornire un luogo sano e ricreativo ai ragazzi del paese in ambito parrocchiale, utilizziamo le strutture della parrocchia gentilmente messe a disposizione dal parroco don Giuseppe Celli (prematuramente scomparso) e cerchiamo di tramettere ai ragazzi quei valori che purtroppo stanno un po’ perdendosi, come il sano divertimento non legato ai risultati e soprattutto il piacere di cercare di aiutare chi è in difficoltà» rivela il presidente Alessandro Censi, affiancato dal vice Giuseppe Mazzotti e dal responsabile del settore giovanile Marco Vitali. Da qui la bellissima iniziativa solidale che l’Asd San Vito ha messo in piedi coinvolgendo appunto i baby tesserati. «Insistiamo molto su valori quali il ricircolo dell’usato e il non disfarsi delle cose che non usiamo più e nel tempo abbiamo raccolto divise, abbigliamento e materiale sportivo che passando di età i bimbi non riuscivano a utilizzare perché diventate piccole. Siamo così riusciti a mettere insieme quattro mute complete, pantaloncini, pantaloni, tute e decine di paia di scarpe da calcio che a febbraio affideremo in un container a un’associazione parrocchiale denominata “La casa del pane di Paola” che nella missione di Gwandumehhi in Tanzania dove sono presenti le suore missionarie di Cristo (suore di Sant’Onofrio) ha realizzato appunto la casa del pane. Ora con il nostro materiale i piccoli del villaggio potranno fare sport» annuncia con orgoglio il presidente Censi, rivelando come lo spirito solidaristico accompagni da sempre la società: «Nel 2016 in seguito al catastrofico terremoto che ha colpito le Marche abbiamo deciso di far conoscere da vicino ai nostri ragazzi la tragedia che alcuni loro coetanei a distanza di pochi chilometri stavano vivendo e abbiamo organizzato un evento denominato “Una squadra per amico”, invitando una società di Caldarola simile alla nostra a una giornata di sport e svago. Grazie alla partecipazione di tantissime persone del paese siamo riusciti a organizzare una cena e una tombola di beneficenza con più di 500 partecipanti. L’intero incasso, circa 8mila euro, è stato poi devoluto interamente proprio a Caldarola e nel gennaio 2017 siamo andati in gruppo direttamente dal sindaco Luca Maria Giuseppetti a consegnarglieli con un viaggio testimonianza nel paese raso al suolo».

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