Rimini. Buttano la cocaina, arrestati cugini pusher

Buttano etti di cocaina dalla finestra dell’hotel che usano come deposito della droga da spacciare: batteria di pusher albanesi arrestata giovedì pomeriggio a conclusione di un servizio congiunto della Squadra mobile della Questura di Rimini e agenti della squadra giudiziaria della Polizia locale.
Il controllo è stato organizzato per la necessità di dover verificare le segnalazioni di alcuni residenti e informatori in relazione a un via vai sospetto a tutte le ore da un albergo di viale Imperia e la zona tra i bagni 80-85. Diverse unità sono state così dislocate lungo le aree sospette. La prima conferma è arrivata quando un 24enne albanese poi identificato per Xhevair Mici, dopo essere uscito dall’albergo, ha raggiunto il lungomare Di Vittorio ed ha passato una bustina ad un magrebino (denunciato per detenzione a fine di spaccio) contenente 5,20 grammi di cocaina. L’acquirente, fermato, ha confermato chi gli aveva venduto la “neve” pagata 60 euro al grammo.
Un’altra manciata di minuti e gli occhi degli investigatori sono stati puntati sul cugino Roseo, 20 anni da compiere a giorni. Anche lui è stato seguito dopo essere uscito dall’hotel. Raggiunto il lungomare dopo aver brevemente confabulato è salito sul sedile posteriore di una Bmw che è stata fermata poco dopo. Quando gli agenti hanno spiegato il perché del controllo, l’amico del conducente raccontava di aver appena acquistato per 50 euro una dose di coca. Droga che non è stato possibile sequestrare perché fatta cadere in un tombino mentre tirava fuori i documenti da dare ai poliziotti. Una banconota di quel taglio è stata trovata in tasca a Roseo Mici che, mentre il controllo dell’auto iniziava, ha avuto il tempo di avvertire i complici rimasti in hotel che si sono liberati di tutta la cocaina strappando il sacchetto dove era custodita per poi disperderla fuori dalla finestra. “Smaltimento” cui ha assistito in prima persona un’altra delle squadre impegnata nel servizio. Entrati nella stanza, poliziotti e divise del Comune non hanno trovato altro stupefacente; hanno però sequestrato un bilancino di precisione e cellophane identico a quello usato per custodire la droga dispersa nel vento e per confezionare le dosi. Addosso a Xheivar hanno quindi trovato 2mila euro in contanti. Poco più di altri mille sono stati sequestrati al terzo arrestato, il 18enne Shender Dema.
Cugini e amico dopo aver trascorso la notte in cella di sicurezza, ieri mattina sono comparsi in Tribunale per la direttissima. Dopo la convalida degli arresti il giudice ha rimesso in libertà i cugini Mici e Dema. Per i primi due il giudice – che su richiesta dell’avvocato Giuliano Renzi ha accolto la richiesta di patteggiamento – ha disposto il divieto di dimora in tutta la regione: per la verità a Rimini non dovevano nemmeno esserci perché già colpiti dall’analogo divieto per tutta la provincia. L’udienza è stata quindi aggiornata a lunedì.