Rimini. Alle cantinette è già assembramento, manca un piano

I locali si apprestano a riaprire e nella zona della Vecchia Pescheria si ripropongono gli stessi problemi di assembramento già vissuti nei mesi invernali. Neanche la zona arancione, con i bar chiusi alle 18, ha evitato che nel pomeriggio (ieri come negli altri fine settimana) si radunassero decine di ragazzi come si vede chiaramente dalle immagini in pagina, riuniti a consumare bevande d’asporto e seduti sui banconi di marmo.

I banchi della Vecchia Pescheria

Propri quegli antichi banchi sui quali la Soprintendenza ha messo il veto non concedendoli ai locali attorno come sedute “apparecchiate” per evitare che i giovani si assembrino in piedi fuori dai locali. E così da domani si rivedrà un film già visto, nonostante, sottolinea l’assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad le oltre «400 domande di occupazione suolo pubblico autorizzate» in tutta la città. Ma nel cuore del centro di Rimini i tavolini all’aperto concessi ai locali non basteranno a contenere le centinaia di ragazzi desiderosi di rivedersi all’ora dell’aperitivo.

Asporto in musica

«Assembramento assicurato» commenta Andy Ormerod, il titolare del Foyer. «Non possiamo negare l’asporto ed è difficile allontanare i clienti che sostano davanti al locale». Per aumentare i posti a sedere servirebbero quei banconi della Pescheria, menzionati dallo stesso imprenditore in un esposto a prefetto, questore, Comune e polizia locale, che ha come oggetto la pubblica sicurezza nella zona cantinette.

L’esposto

Un esposto nel quale ha raccolto le firme di diversi negozianti del centro, quelli che subiscono i rumori e il degrado portato dagli avventori dei locali. Musica alta e mancanza di presidio adeguato sono gli argomenti trattati nell’esposto in cui si chiedono controlli mirati alle attività che propongono musica altissima al di fuori dei locali per evitare che il centro si trasformi in una discoteca. Ma anche un presidio di polizia nei fine settimana a tutela anche dei commercianti e per il mantenimento dell’ordine pubblico.

Da parte sua l’amministrazione comunale ha reso noto il problema alla prefettura chiedendo appunto di risolvere il problema assembramenti anche attraverso l’uso dei banconi dove una volta si vendeva il pesce, autorizzazione che deve dare la Sovrintendenza. Ma non ha avuto risposte e quindi le cantinette riaprono, i titolari dei locali potranno tornare finalmente a lavorare ma il rischio di contagio si farà più elevato. Almeno fino a quando non si sposteranno tutti nei locali la mare.

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